Edizione 2009 |
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QUARTO TRIMESTRE | |||
ANNO XX N. 21 (2009) |
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Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze |
direttore ALESSANDRO MAZZERELLI |
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Le radici del Decalogo di Barbiana : lettera al Vescovo di Prato | |||||
Al Molto Rev.do Monsignore Gastone Simoni Vescovo di Prato Caro Monsignore, rispondo con molto piacere , ma è soprattutto un mio dovere, alla Sua richiesta di parlare del Decalogo di Barbiana o Decalogo Solidale. Della mia sofferta e controversa testimonianza, “Supplemento d’anima” né parlo, grazie a Lei, già nel numero 23 del gennaio-marzo 1982.
Per affrontare l’argomento occorre
tornare molto indietro nel tempo, sino a quel lontano 31 luglio 1966 in
cui fu definito. In quel giorno ero nella canonica di Barbiana e stavo
presentando un numero unico di una associazione giovanile,
da me fondata nel 1962, denominata
“Forza del Popolo”. Avevo
intitolato il foglio “Il riscatto del popolo” -
della questione tratterò al dettaglio in un libretto che
dovrebbe uscire tra breve – ed avevo in mano le bozze.
Si trattava di uno scrittura ingenua, piena di entusiasmo
giovanile, con la quale “sparavo a zero” contro la sempiterna
corruzione politica e contro l’inganno comunista a danno dei nostri
ultimi… Il Profeta ridacchiava, mi sembrava molto contento e
soddisfatto… ad un certo punto mi disse : “ E allora che gli dici
a quei cattolici delle “zolle d’oro” di Fiumicino ?1
- Gli dico che
devono andare a casa. – Bravo! E allora scrivi: Vietato rimanere in
carica per più di due volte… Vietato avere più di due cariche
pubbliche. - Scritto. Ma
dicono che spendono molto per la campagna elettorale… - A sì…
dicono così, bene.. scrivi: Vietata la pubblicità personale di
qualsiasi candidato a qualsiasi carica pubblica. – Credo che noi
cattolici si dovrebbe essere riconoscibili per come ci comportiamo.. –
Hai ragione! Scrivi: Occorre l’irreprensibilità, nella vita pubblica
e privata, di tutti coloro che amministrano il bene comune. – Ho
scritto anche questo… - Accidenti
come fai presto ! - Mi
arrangio con la stenografia…- Ma dopo sei sicuro di rileggerci ? –
Non dubiti! Come sa, alla base di gran parte delle carriere politiche c’è il
clientelismo. Si fa un “piacere” ad uno che non ha bisogno e si
toglie ad un altro che non ha nemmeno la forza per chiederlo… - E’
vero anche questo. Scrivi : divieto di aprire uffici per la promozione
del clientelismo e aggiungi anche : divieto di costituire correnti e
gruppi di potere. – E i candidati alle elezioni come si scelgono ?
- Come vuole Nostro Signore per andare in Paradiso, con la
“scala dei meriti”… Dopo venti, al massimo trenta minuti, mi trovai con un foglio fittamente stenografato, che riportava undici punti, che i cattolici e tutti gli uomini di “buona volontà” impegnati nella “carità” dell’attività politica, dovrebbero rispettare come i “Comandamenti”. L’undicesimo non era stato ben definito, era quello che trattava il principio della semigratuità dell’impegno politico. Ho ripreso quel discorso durante le ultime elezioni amministrative di Lucca, ove, in occasione di un comizio in Piazza Napoleone, dichiarai che non occorreva ridurre i parlamentari - che se svolgessero il loro dovere dovrebbero essere i più autorevoli rappresentanti delle comunità - ma gli inauditi privilegi, che ne fanno una casta. In sostanza, proposi di tagliare del 70% tutti gli appannaggi, a cominciare da quelli del Presidente della Repubblica. Mauro Favilla, ottimo amministratore cattolico, dichiarò pubblicamente di rinunciare allo stipendio da sindaco e vinse le elezioni… All’indomani della terrena scomparsa di Don Milani, mi posi il problema di come “sistemare” i divieti. Li organizzai in dieci punti, dandogli la iniziale denominazione di Decalogo Solidale. Fu il cuore del Movimento Solidale, che Lei ben conobbe trent’anni or sono. Forse si ricorderà che fummo i primi che facemmo un uso politico della parola “solidarietà”, in contrapposizione al capitalismo e al comunismo. Solidarnosc sorse dopo di noi, e, forse, se avessero seguito i nostri consigli, manifestati nel Convegno congiunto fra Movimento Solidale e Solidarnosc, che si tenne nella Certosa di Firenze l’undici dicembre 1981, oggi non sarebbero proni all’iperliberismo dei gemelli.. Per concludere Le ricordo che Don Milani mi fece promettere di non tradire “mai e poi mai” i principi che avevamo definito che, a suo dire, sempre di più, avrebbero rappresentato “la luce nelle tenebre”. A questo punto che dire ? Credo, ma soprattutto spero di non averlo tradito, che ero un po’ bischero lo sapeva, altrimenti che Profeta era… Testo del Decalogo Solidale o, forse più storicamente corretto, di Barbiana: “ Divieto di ricoprire più di una carica pubblica. Divieto
di rimanere per più di due volte alla stessa carica pubblica. Divieto
della pubblicità personale dei candidati a qualsiasi carica pubblica. Divieto
di ricoprire una carica pubblica o una di Movimento, (
o partito n.d.a.) in maniera da consentire
all’organizzazione politica il controllo sull’operato degli
eletti. Divieto
di costituire correnti o gruppi di potere. Divieto
di aprire uffici per la promozione del clientelismo. Obbligo
della dichiarazione annuale, pubblica e giurata, di tutti i redditi e di
tutte le proprietà da parte degli amministratori pubblici. Irreprensibilità
morale nella vita pubblica e privata. Predisposizione
della lista dei candidati,a qualunque carica pubblica, mediante una
“scala dei meriti”. Esercitare
la politica come servizio, evitando qualsiasi contrasto personale con
gli altri servitori.” A Sua disposizione per qualsiasi chiarimento, La saluto con la stima di sempre. Firenze, 3 dicembre 2009 Alessandro Mazzerelli
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1 Si trattava di un grosso scandalo sull’acquisto dell’area per l’omonimo aeroporto, che vide implicata la classe dirigente demo “cristiana”. |
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I
potenti continuano senza ritegno a sollazzarsi con puttane e trans e a
rubare impunemente, gli immigrati ottengono gratis case e lavoro, mentre
i nostri “Ultimi” sono ormai ridotti a rubare per fame…. |
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Firenze, 16 novembre 2009 - Pane, latte e companatico. Generi di prima necessità, qualcosa con cui sfamarsi per superare dignitosamente il fine settimana. M.A., 69 anni, pensionato, residente nella zona di viale Corsica, non ha resistito. Aveva fame, cercava soltanto qualcosa da mangiare. Sabato pomeriggio è entrato nel supermercato Coop di via Cimabue, si è impossessato di generi alimentari per 29 euro ed è uscito senza accorgersi che era stato notato da una guardia giurata. "Non ho soldi, mi dispiace, avevo soltanto fame".Gli agenti che lo hanno bloccato sull’autobus che lo stava riportando a casa hanno capito che stava dicendo la verità. Dalle verifiche effettuate attraverso la centrale operativa della questura, è emerso che già in altre occasioni l’anziano era stato denunciato per il furto di generi alimentari: pasta, pane, carne e acqua. Niente di speciale, soltanto generi di prima necessità. Qualcosa, insomma, che gli permettesse di tirare avanti per qualche giorno. L’uomo, nato in Grecia, ma residente da tempo a Firenze, è stato denunciato a piede libero. I prodotti rubati, invece, sono stati restituiti alla direzione del supermercato. | |||||
Fra i 21 indagati anche l'ex capogruppo del nuovo PCI, noto anche come PD... | |||||
Firenze 26 ottobre 2009 - Terremoto a Firenze per un giro di presunti abusi edilizi e tangenti. Ventuno indagati, 17 denunciati, 6 persone arrestate (ai domiciliari) e una in carcere. Ai domiciliari Alberto Formigli, ex capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale di Firenze. Le accuse sono, a vario titolo, di truffa aggravata, associazione per delinquere finalizzato all’abuso edilizio, truffa, falso e abuso di atti d’ufficio. Appalti truccati Secondo quanto ricostruito dai magistrati l’associazione per delinquere vedrebbe i suoi perni nello stesso Formigli, nell’ex presidente della Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio, Antongiulio Barbaro (Pd), e in due dirigenti dell’ufficio tecnico del Comune di Firenze. Questi si sarebbero messi a disposizione di imprenditori e varie società di costruzioni, facendo approvare delibere e atti urbanistici secondo i desiderata dei privati. Formigli risulta inoltre "socio occulto" di una di queste società coinvolte, la "Quadra progetti srl". Abusi edilizi I procedimenti urbanistici contestati, che si configurano come veri e propri abusi edilizi, hanno spiegato i magistrati, riguardano 21 aree in altrettante zone della città. "L’inchiesta è stata portata avanti - ha spiegato il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi - utilizzando pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali e riprese televisive nei locali del comune di Firenze. In alcune di queste immagini si vedono imprenditori edili lavorare al computer dei due dirigenti comunali arrestati". L'esultanza del politico In alcune intercettazioni si sente l’allora presidente della Commissione urbanistica esultare per l’approvazione di delibere favorevoli alle società coinvolte, dicendo "non si muove foglia che il capogruppo non voglia", con riferimento allo stesso Formigli. Antongiulio Barbaro non è stato destinatario di misura restrittiva, in quanto, è stato spiegato, ha cessato la sua attività di pubblico ufficiale, ovvero di consigliere comunale.
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Comunicato 13 ottobre 2009 | |||||
Il
MAT-Lega Autonomista Toscana esprime la propria vicinanza e solidarietà
ai ragazzi dell’associazione di promozione sociale CasaPound, che
hanno visto la propria sede di Pistoia barbaramente e vigliaccamente
assaltata dalla solita feccia delinquenziale “antifascista” che ha,
come al solito, agito indisturbata contando sull’impunità che
storicamente contraddistingue azioni di questo tipo. I
Toscani sembrano però non accettare più supinamente l’arroganza di
questi nullafacenti ancora ottenebrati da simboli sconfitti dalla
storia; gli arresti di almeno alcuni degli aggressori sono infatti
avvenuti grazie alle segnalazioni dei cittadini. Questo
ci dà la speranza che nella nostra amata terra qualcosa stia cambiando;
ma rimane ferma la convinzione che solo la completa “liberazione”
della Toscana, per cui da sempre ci battiamo, porterà
alla neutralizzazione delle azioni di questi soggetti, che trovano
ancora numerose sponde, sovvenzioni e sostegni istituzionali e che
rappresentano in molte occasioni uno dei mezzi di cui l’apparato di
potere si serve per mettere a tacere le forze realmente antagoniste e
non conformi. TOSCANA
LIBERA NELL’EUROPA DEI POPOLI!
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Speculazione comunista a San Giovanni Rotondo | |||||
Molto
Reverendo Padre,
nei giorni 26 e 27 settembre
c.a. , mi sono recato, con una gita parrocchiale, a San Giovanni
Rotondo e a Lanciano. Ho a lungo osservato la nuova chiesa adiacente al
Convento di San Giovanni, non mi piace, l’unica cosa che ho trovato
gradevole è la sistemazione degli ulivi nello spazio di accesso,
ma questa è una questione estetica che riguarda
chi scrive e non ha nessuna rilevanza. Ho osservato, con
altrettanta attenzione, i mosaici che introducono alla Cripta, che mi
hanno colpito per le loro efficaci rappresentazioni. Credo che
l’intento degli stessi debba essere sempre riferito alla Fede e alla
santa Chiesa, ma, in almeno un caso, certamente non lo è. Tutto ciò
premesso, veniamo subito alla questione. Nel quart’ultimo mosaico, posto a destra del corridoio
che introduce alla Cripta, compare una donna intenta a consegnare – o
a far vedere – “L’Unità”, organo del partito comunista
italiano, fondato da Antonio Gramsci, ad un medico o qualcosa di simile.
L’insieme dovrebbe significare l’intento benevolo e interessato di
S. Pio, verso la scienza, l’arte e la cultura, quest’ultima forse
rappresentata da una pellicola cinematografica messa in mano ad uno dei
personaggi.
La
cosa mi rattrista moltissimo, sia come cattolico, che come Terziario
Francescano, ma soprattutto come amico e testimone di Don Lorenzo Milani, il Profeta di Barbiana,
vergognosamente strumentalizzato -
veda il mio libretto “Ho seguito Don Lorenzo Milani, Profeta della
Terza Via”, Rimini, 2007
che allego alla presente – malgrado che sul comunismo abbia affermato,
con grandissima lucidità e ispirazione profetica : “ Il
comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male,
al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale,
la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi.”
Ora, è storicamente
dimostrata, che la posizione di Padre Pio, anch’Egli grande Santo e
Profeta, è, sul comunismo ed i suoi servi, del tutto similare a quella
del vero e grande Profeta di Barbiana. Non si capisce allora il perché
della vergognosa strumentalizzazione che denuncio. Non mi si dica, per
cortesia, che la cosa non è chiaramente provata, perché si legge solo “…nità”,
perché l’evidente ipocrisia mi indigna ancora di più. I
caratteri della scritta, sono esattamente quelli storici del quotidiano
comunista, noto, peraltro, per sostenere ad aver sostenuto tutte le
battaglie laiciste: da quella contro l’unità della famiglia, a quelle
per l’omicidio dell’aborto, per la liberalizzazione della
pornografia, per il matrimonio dei pederasti e delle lesbiche, per
l’eutanasia ed infine per la manipolazione genetica. Insomma per tutti
gli errori e i mali, nei confronti dei quali San Pio e il Profeta di
Barbiana, da coerenti sacerdoti cattolici, fermamente si opposero. Non
si può neppure sostenere che la cosa è casuale, perché i suddetti
caratteri, fanno dire, a tutte le persone di passaggio, a cui ho fatto
notare il particolare, che trattasi certamente del quotidiano comunista.
Non si può affatto escludere, infine, l’evidente intenzionalità di
chi ha operato nel mosaico. Per rendersene conto è sufficiente
confrontare la scritta, che appare nel libro aperto posto nelle mani di
Nostro Signor Gesù Cristo: “Io sono la vita” posta nella Cripta e
il lungo testo, posto al termine del corridoio, che inizia con le
parole : “ Confidate e sperate nei meriti di Gesù…” scritte
con caratteri di bella calligrafia, che si usava insegnare, una volta,
nelle scuole elementari con la suddetta “…nità”.
Altro, per ora, non ho da
aggiungere. Sperando che si provveda di conseguenza, ossequio con
deferenza e ringrazio per l’attenzione.
Alessandro Mazzerelli
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ALLARME !
A PRATO, GLI INVASORI CINESI , CON LA COMPLICITA’ DEI COMUNISTI, VOGLIONO TIBETIZZARE LA CITTA’ CON UN LORO SINDACO ! |
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La notizia, è talmente
assurda, che uno pensa ad una battuta. Disgraziatamente non lo è. “La
Repubblica” , che è il vero organo del partito comunista - oggi
cosiddetto partito “democratico”-
in sostituzione della vecchia e non più presentabile
“L’Unità”, il
25 settembre 2009, ha dato notizia, in una intera pagina, che a Prato un
cinese, ivi giunto clandestino venti anni or sono, studia da candidato
sindaco per le prossime elezioni amministrative. A questo punto, per
quelle teste di c… toscane, che continuano a votare comunista, cioè
contro se stessi, i loro figli e il loro futuro, chiariamo la
situazione. 1988, Festival Nazionale de “L’Unità” a Campi
Bisenzio, con cinismo criminale, un esponente della direzione del
partito annuncia che “ dal prossimo anno” (1989) faranno
arrivare in massa gli extracomunitari “per rilanciare la lotta di
classe e disarticolare l’Occidente e la chiesa cattolica”. Dal 1989 inizia, nottetempo, l’invasione cinese che parte
dal paese di San Donnino – guarda caso posto nel Comune di Campi
Bisenzio – per poi
estendersi a Prato e a Empoli. L’invasione, che è coperta dalle
amministrazioni comunali comuniste, lo dimostra l’assenza di qualsiasi
controllo del territorio da parte della vigilanza urbana, trova anche
l’avvallo della magistratura comunista e la totale assenza delle
istituzioni dello Stato: questura, prefettura, guardia di finanza. Il
futuro candidato sindaco cinese, è il figlio legittimo di quella
invasione e la sua logica conseguenza. Avete capito, poveri dementi che
votate “rifognazione” e partito “democratico” ? Questa è la
storia, questa è la verità, altro che le inaudite stronzate che vi
racconta il compagno Bersani …
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