Edizione 2008

 
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  QUARTO TRIMESTRE 2008  
       

 

 

ANNO XIX N. 17 (2008) 

EDIZIONE ON LINE

Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze

direttore ALESSANDRO MAZZERELLI

 
 
  A PROPOSITO DEL MERDAIO DI FIRENZE: IL CASO 
GRAZIANO CIONI, ASSESSORE PER NOSTRA DISGRAZIA
 
   

Su “La Nazione” di domenica 21 dicembre 2008, a pagina VII, colonne 1-3, sotto il titolo “Abbiamo una fedifraga all’Isolotto: Le chiuderò tutte le porte che posso” appare una clamorosa intercettazione. Da quel che appare nel testo, sono quelle del titolo le parole con le quali il comunista Graziano Cioni , uomo di casta, da sempre in politica ed uno dei massimi responsabili dello scempio di Firenze, ha pronunciato contro una “cliente” che gli è sfuggita di mano. Ma lasciamo “ parlare” l’incredibile contenuto del colloquio: 

“La storia della “fedifraga dell’Isolotto” [1] (tanto per usare le testuali parole di Graziano Cioni) è uno dei passaggi – chiave delle intercettazioni. E’ il 16 settembre scorso quando l’assessore – al quale Sonia Innocenti si era rivolta l’anno prima per trovare lavoro – viene a sapere che alle prossime primarie lei voterà Pistelli.[2]

Cioni la chiama: “A me mi hai fatto uno sgarbo forte! Con te s’è fatto un patto d’onore e te ti sei comportata da serpentello…Ascoltami, io mi posso ritirare, posso andare alle elezioni, posso vincere, posso perdere, ma la gente che è stata con me e poi se ne scorda, mi fa incazzare, capito ? Tu avevi mille motivi per dire “io do una mano a Cioni”, e tu li sai tutti questi motivi, vero ? Allora è bene che te ne ricordi, ma che mi prendi per il culo ? “ (Bel ricatto e bella prosa, compagno assessore n.d.r.)
Innocenti: “Graziano, io te lo avevo detto che non condividevo il fatto che tu ti candidassi a sindaco. Sarò solo io a fare questa scelta,le mie truppe non si muovono.”
Cioni: “Una sega, ciao Sonia:” (Sempre meglio compagno assessore n.d.r.)

Subito dopo l’assessore chiama Marco Bassilichi, il nuovo datore di lavoro della Innocenti.

Cioni: “Mi pare che te l’ho presentata io, non la voglio più vedere, la ritengo una fedigrafa, non mi fido più: Per me la mia porta per lei è chiusa, questo mi pare pacifico, e tutte le porte che le posso chiudere gliele chiudo perché è un tradimento.” ( Che rispetto del libero arbitrio, compagno assessore!)

Bassilichi: “Ora bisogna gestire un po’ le cose …perché lei lavora qui.”

Cioni: “… la tua rappresentante nel mio ufficio non c’entra… Quando ti ho presentato lei avevo da mettere a lavorare mia moglie, ma perché scelgo lei ? Perché è della squadra , della famiglia ! Ma se la famiglia poi mi va in culo ? … Io ho avuto questa reazione, mi dispiace…”

Bassilichi:  “..no, no… non è detta male… Graziano, abbi pazienza, poi ora… hai fatto bene… io l’ho detto anche a lei… “io non ti capisco”… comunque… Ciao caro, qualsiasi cosa, io sono qui a disposizione.”

OGNI COMMENTO E’ SUPERFLUO.  POVERA FIRENZE, POVERA TOSCANA  IN CHE MANI SIETE CADUTE !

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[1]  Quartiere dormitorio posto davanti alla Cascine, opera del sindaco “santo” Giorgio La Pira.

[2]  E’ un altro uomo della casta, in questo caso cattocomunista, si tratta del figlio dello scomparso leader  Nicola Pistelli.

 

 
  DOMENICI LA DISGRAZIA DI FIRENZE.  
  Il glorioso Movimento Autonomista Toscano, ormai quasi ventennale, ha visto giusto. Durante l’ultima campagna elettorale richiamò l’attenzione di tutti i cittadini, malgrado i suoi modesti mezzi, sul fatto che Domenici sarebbe stato il peggior amministratore della millenaria storia di Firenze. I fatti ci hanno dato anche troppa ragione. La città è diventata invivibile , non solo per il traffico, ma perché, grazie anche all’amministrazione comunale, è stata presa d’assalto dalle fecce di tutto il mondo che hanno sfigurato il suo volto e assassinato la fiorentinità.  Ma noi avvertimmo che sarebbe sorta anche la questione morale, cioè il malaffare e la corruzione amministrativa. Anche sotto questo profilo i fatti ci hanno dato fin troppa ragione ! Due assessori sono stati costretti a dimettersi, la questione morale “comunista”, che non è mai esistita va definitivamente a farsi benedire… E il massimo responsabile politico che fa  ? Si va ad incatenare davanti a “La Repubblica”, il quotidiano della borghesia parassitaria di sinistra che lo ha fatto eleggere. Non ci sono parole. Cosa aspetta a dimettersi ?  
  DOMENICI,  IL MALE DI FIRENZE  
  Abbiamo sempre sostenuto che il comunista Domenici è stato, in assoluto, il peggior amministratore della secolare storia di Firenze. Cominceremo con il trattare la questione della tranvia. Come idea in se non è male, il trasporto con gomma inquina, ma una città come Firenze non ha quasi nulla a che vedere con le città italiane ed europee nelle quali transitano le tranvie. Andavano bene i piccoli tram verdi che il Sindaco “santo”, per modo di dire , Giorgio La Pira volle irresponsabilmente liquidare per favorire la Fiat, al tempo essenziale strumento di sostegno alla democrazia “cristiana”. Oggi il Domenici impone dei treni su strada, si osservi la linea quasi completata Firenze –Scandicci , che serve molto bene la Coop rossa ed esclude, non casualmente, l’ospedale di Torre Galli  o nuovo Ospedale di S. Giovanni di Dio che dir si voglia.  Ebbene lo stesso treno, secondo la demenziale imposizione del comunista Domenici , dovrebbe passare a dieci metri dal Battistero e per le strettissime vie del centro storico di Firenze. Domanda, che c’è dietro ? Imbecillità, criminale irresponsabilità amministrativa o laidi interessi ? Scegliete voi…  
  PORCHERIE LEGHISTE: COME BOSSI E I SUOI ACCOLITI IMBROGLIANO GLI ELETTORI.  
  Il 99% degli elettori di centro destra e la totalità di quelli di sinistra, sono convinti che Bossi si è sempre opposto all’invasione extracomunitaria. E’ UN ERRORE ED UNA SPUDORATA MENZOGNA DELLA LEGA NORD.  Bossi si e’ mosso contro l’invasione extracomunitaria  a ben cinque anni dall’inizio !!!!  NOI SI LANCIO’ IL PRIMO ALLARME ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 1985 !! DALL’OTTANTA AL 1993 LA LEGA NORD COMBATTE’ , CON TUTTI I MEZZI, GLI ITALIANI DEL SUD, CIOE’ I FAMOSI “TERRONI”. All’ INDOMANI DELLA LEGGE “BOSSI – FINI” , LA LEGA NORD , PER RAGIONI DI POLTRONA, ACCONDISCESE ALL’IRRESPONSABILE RICHIESTA DELL’UDC ED APPROVO’ LA SANATORIA DI BEN SETTECENTOMILA CLANDESTINI!!!!! QUESTA E’ LA SACROSANTA VERITA’. I SIGNORI BISCHERI SONO INVITATI AD APRIRE GLI OCCHI.  
  QUESTIONE EXTRACOMUNITARIA : FRA STRATEGIA POST COMUNISTA E DEMENZA POLITICA.  
 

Al Festival Nazionale de “L’Unità” del 1988 i comunisti sono stati più che chiari :  … all’Est non andiamo bene, ma dal prossimo anno arriveranno in massa gli extracomunitari: Ci serviranno per rilanciare la lotta di classe e disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”

  Da allora il MOVIMENTO AUTONOMISTA TOSCANO denuncia il crimine sociale dell’invasione extracomunitaria, organizzata e promossa del partito comunista, comunque denominato e dalle sue organizzazioni collaterali a cominciare dalla CGIL.  L’obbiettivo è quello definito dal Profeta Don Lorenzo Milani nella sua celeberrima definizione del comunismo: “ Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire , ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulla spalle degli ultimi.”  

  Com’è, infatti, che il PCI e la CGIL hanno gestito la questione extracomunitaria ?  Non l’hanno gestita in nessun modo, se per “gestire” si intende controllare e organizzare, hanno semplicemente favorito con ogni mezzo l’arrivo e la permanenza – ovviamente insieme ad onesti lavoratori – di “cani e porci”:  vagabondi, fanatici religiosi, criminali incalliti -  espulsi dalle patrie galere -   puttane, sfruttatori di puttane e di bambini, pederasti e pedofili,  scippatori e ladri di ogni risma…. Lo scopo ?  E’ stato pubblicamente dichiarato : Rilanciare la lotta di classe  ed organizzare politicamente il “provvidenziale” scontro fra civiltà.  (Chi non crede – a quanto è stato detto al Festival de “L’Unità” del 1988 -  vada in una Libreria Feltrinelli e legga le “riviste” di sinistra che trattano l’argomento)

  A questo punto due parole su quei simpaticoni senegalesi, professionisti nel rifilare scarpe, occhiali, borse, il tutto di falsa marca d.o.c. – a danno dei nostri artigiani e ambulanti – senza pagare – ovviamente – un euro di tasse, pur di non sottostare al padrone “infedele”, cioè non mussulmano e, forse, anche per questo motivo iperprotetti “ideologicamente” dalla nostra assistenza socio-sanitaria, creata e pagata dagli immani sacrifici delle nostre passate generazioni… Guai, a “molestarli” razzisticamente mentre “commerciano”, per sapere, che so io,  quale sia il lavoro, che non svolgendolo gli italiani, lo svolgono loro… o, più semplicemente per sapere dove e di che campano…

  Innegabile il fatto che mascalzoni nostrani, come i camorristi campani, li abbiano strumentalizzati e sfruttati per ogni tipo di “manovalanza”, ma è cosa da idioti patentati attribuire ai senegalesi il ruolo di “liberatori” dalla camorra,  perché si sono ribellati al ruolo di lacchè di quella criminalità che volontariamente hanno sostenuto.