Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana



 COMUNICATO UFFICIALE DEL

MOVIMENTO AUTONOMISTA TOSCANO N° 218

Il Movimento Autonomista toscano (MAT) sin dal 1989 ha denunciato la strategia comunista, sostenuta del PCI e da tutte le sue potenti organizzazioni collaterali: CGIL, ARCI, Nero e non solo... eccetera, tesa a favorire con ogni mezzo la società multietnica, tramite la promozione dell'invasione extracomunitaria. La strategia fu programmata certamente sin dal 1988, come si evince dalle ormai famose parole: " Compagni non preoccupiamoci per la crisi dell'Est... Dal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari che ci serviranno per rilanciare la lotta di classe e disarticolare l'Occidente e la Chiesa Cattolica". Oggi la strategia è palese, anche i "ciechi e i sordi" se ne rendono conto, così come gli stessi non possono non rendersi conto dei tremendi costi umani, economici e culturali, che l'invasione comporta, in particolare verso i nostri ultimi. Siamo ad un passo dalle elezioni e c'è il solito bla...bla... anche su questa devastante questione. Per chi votare ? Le infami leggi dello stato centralista ci impediscono come toscani di votare per la Toscana. Le soluzioni sono soltanto due. Votare secondo coscienza annullando la scheda scrivendo " Toscana Libera" o votare - "turandosi il naso" - come diceva Indro Montanelli, contro Matteo Renzi e chi lo protegge e contro tutti i complici, palesi e occulti, dell'invasione extracomunitaria e della sostituzione dei Popoli, tenendo sempre a mente il Decalogo di Barbiana  o Decalogo Solidale (i DIVIETI di ricoprire più di una carica pubblica, di rimanere per più di due volte alla stessa carica pubblica, della pubblicità personale dei candidati a qualsiasi carica pubblica, di ricoprire una carica pubblica e una di Movimento, di costituire correnti o gruppi di potere, di aprire uffici per la promozione del clientelismo, l'obbligo della dichiarazione annuale, pubblica e giurata, di tutti i redditi e di tutte le proprietà, l'irreprensibilità morale nella vita pubblica e privata, la predisposizione della lista dei candidati mediante una scala dei meriti, l'esercizio della politica come Servizio, evitando qualsiasi contrasto personale con gli altri servitori).  

 

Firenze, 19 febbraio 2018 -  Alessandro Mazzerelli

 

 

Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana



 

IL MAT saluta la vittoria dei SI in Lombardia e Veneto

e insiste per il referendum sull'autonomia della Toscana

Salutiamo con soddisfazione l’esito dei referendum con i quali il popolo Lombardo ed il popolo Veneto hanno avuto finalmente la possibilità, dopo 150 anni dall’annessione massonica al regno piemontese che li privò della propria indipendenza, di pronunciarsi sull’autonomia e sull’autogoverno delle proprie Terre, in cui favore si sono espressi più di 2 milioni e 200 mila persone in Veneto e quasi 3 milioni in Lombardia.

Un risultato storico, che si inserisce nel solco di una sempre più forte voglia di autodeterminazione che, superando le vetuste ideologie novecentesche, sta investendo l’Europa e non solo; una vittoria importante per tutti coloro che da decenni, come il MAT, si battono per le Identità e l’Europa delle Patrie, un segnale forte alle oligarchie centraliste di Roma e Bruxelles, davanti alle quali i governatori Maroni e Zaia avranno la grande responsabilità di tradurre in concreto le rivendicazioni per le quali hanno ricevuto il relativo mandato.

E’ tempo che anche ai Toscani sia riconosciuto il sacrosanto diritto di pronunciarsi sull’Autonomia, negato da ancora più tempo dei fratelli lombardi e veneti.

E’ tempo che le istituzioni regionali prendano atto dell’insopprimibile desiderio di libertà dei popoli e indicano finalmente anche nella nostra terra un referendum sull’Autonomia, come previsto dallo Statuto e sulla falsariga di quelli lombardi e veneti, con l’obiettivo minimo di rendere la Toscana una regione a “Statuto Speciale” sul modello di quelle già presenti all’interno della regione geografica italiana.



 

Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana



 

Il MAT mette a disposizione i propri candidati

e il proprio Servizio per le prossime elezioni politiche

Il MAT – Movimento Autonomista Toscano, in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018, comunica la propria disponibilità a collaborare - mettendo a disposizione nel rispetto della sua Sovranità il proprio Servizio e i propri candidati - con tutti coloro che condividano i seguenti irrinunciabili punti programmatici:

  1. Difesa dei nostri “Ultimi” (disoccupati, poveri, emarginati, anziani, disabili, giovani coppie) aggrediti dall’invasione extracomunitaria (invasione voluta e sostenuta dal PCI, oggi PD, e dall’imprenditoria sfruttatrice di manodopera a basso costo, che il MAT denuncia fin dal 1989)

Si richiedono:

-        il blocco immediato di qualsiasi ulteriore arrivo di “rifugiati”, che altro non sono se non clandestini e invasori;

-        lo smantellamento immediato di “centri di accoglienza”, campi Rom etc.;

-        l’attivazione di capillari controlli di ordine pubblico per la prevenzione e la repressione dei reati compiuti dagli extracomunitari (droga, furti, prostituzione, lavoro nero etc.);

-        l’introduzione della residenza da un congruo numero di anni sul territorio come criterio nelle graduatorie per alloggi, impieghi, posti negli asili, rilascio di autorizzazioni commerciali, prestazioni sanitarie;

-        l’elargizione di specifiche indennità per i disoccupati Toscani 40-50enni e per le badanti e baby-sitter Toscane.

  1. Sostegno dell’agricoltura, della piccola e media impresa e dell’artigianato Toscano

Si richiedono:

-        la concessione di agevolazioni fiscali per le nuove imprese aperte da Toscani;

-        lo sviluppo di reti di vendita di prodotti esclusivamente Toscani;

-        l’attivazione di “Sportelli Trova Lavoro” riservati ai Toscani;

  1. Battaglia Localista e Autonomista, in coerenza con l’ideale dei “20.000 Sanmarini”

Si richiedono:

-        uno Statuto Speciale, a cui la Toscana ha diritto, storicamente ed economicamente, analogo a quello accordato alle altre regioni a statuto speciale;

-        la suddivisione della regione geografica italiana in 9 “Regioni” o “Stati” autonomi, in luogo delle attuali 20, con l’eliminazione di enti inutili come le provincie e il potenziamento del ruolo dei Comuni;

-        l’attivazione di concrete politiche di salvaguardia del territorio e di tutela del paesaggio e dell’ambiente Toscano, in opposizione alla cementificazione selvaggia e agli scempi che deturpano e distruggono l’ecosistema Toscano;

-        lo sviluppo di iniziative ed eventi culturali che contribuiscano a conoscere e (ri)scoprire il patrimonio identitario Toscano;

  1. Codice di Comportamento, o “Decalogo”, Solidale (redatto congiuntamente da Mazzerelli e Don Milani nel 1966 a Barbiana), di cui si richiede la rigorosa applicazione per ogni amministratore pubblico, che prevede:

-        i divieti di ricoprire più di una carica pubblica, di rimanere per più di due volta alla stessa carica pubblica, della pubblicità personale dei candidati a qualsiasi carica pubblica, di ricoprire una carica pubblica e una di Movimento, di costituire correnti o gruppi di potere, di aprire uffici per la promozione del clientelismo, l’obbligo della dichiarazione annuale, pubblica e giurata, di tutti i redditi e di tutte le proprietà, l’irreprensibilità morale nella vita pubblica e privata, la predisposizione della lista dei candidati mediante una “scala dei meriti”, l’esercizio della politica come servizio, evitando qualsiasi contrasto personale con gli altri servitori.



 

Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana



 

Taglio degli alberi a Firenze: vogliamo le dimissioni di un sindaco

e di una giunta palesemente incapaci

Nelle scorse settimane la Procura di Firenze, sulla base delle segnalazioni dei comitati e delle associazioni ambientaliste, ha avviato un’inchiesta sull’indiscriminato taglio di alberi che il Comune di Firenze ha condotto negli ultimi mesi nelle strade e nelle piazza cittadine.

Ci auguriamo naturalmente che la Procura faccia piena luce sulle luce sulla vicenda visti i pesanti dubbi sulla legittimità di questa condotta, che ha sferrato un colpo mortale alla situazione dell’ambiente cittadino già ampiamente compromessa con lo scempio provocato dai lavori della tramvia e dagli altri che soffocano la città.

Al di là di quanto emergerà dall’inchiesta, è comunque del tutto evidente l’incapacità di Nardella e di questa giunta nella gestione del verde pubblico che ha un’importanza fondamentale per la salute, il benessere e la sicurezza dei fiorentini.

Basta guardarsi intorno nei giardini, nei viali e nelle piazza di Firenze per rendersi conto di come vengano abbattuti alberi che non sono affatto pericolanti ma che sono afflitti unicamente da scarsa se non inesistente manutenzione, che è poi il solo motivo del rischio di incidenti tragici come quelli che hanno già colpito la città.

La politica è chiara: non manutenere (pensiamo anche alle assurde potature nei periodi di fioritura delle piante) ma abbattere e forse ripiantare (comunque alberi che non hanno niente a che fare col territorio e che comunque ci metteranno decenni per sostituire alberi che hanno 50, 60, 80 anni di età) per conseguire dei fantomatici risparmi di costi che sono solo nelle fantasie del sindaco e della sua giunta.

Sappiamo bene come ogni albero in meno porti ad un peggioramento dell’aria che respiriamo, all’aumento del rischio idrogeologico delle aree interessate, per non parlare delle tragiche conseguenze sulla fauna volatile.

Ribadiamo la richiesta di dimissioni di Nardella e della sua giunta, palesemente inadeguati nell’amministrare una città come Firenze, e la nomina di un Commissario Straordinario che traghetti la città fino a nuove elezioni.

 

Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana



 

VIVA! VIVA! VIVA! IL KURDISTAN, LA CATALOGNA

E L'AMBAZONIA STATI LIBERI E SOVRANI

Contro i crimini mondialisti e massonici di Soros e della Boldrini e contro l'artificiosa divisione dei popoli fra "destra e sinistra", anche la stupenda Profezia Cattolica di Don Lorenzo Milani comincia ad avverarsi.

I risultati dei referendum – come si diceva una volta "bulgari" (perché in Bulgaria i comunisti con la loro falsa "democrazia" raggiungevano il 98,8%) - ora sono raggiunti dai popoli liberi del Kurdistan e della Catalogna che votano con uguali risultati ma in piena libertà...

Ai nostri "democratici politicamente corretti" la cosa non piace affatto e applaudono i neofranchisti di Madrid ... forse, fra poco, applaudiranno anche i sanguinari assassini turchi...

Ma noi abbiamo la speranza che non prevarranno, ha detto il Profeta : " Gli imperialismi ? Ci vorrebbero ventimila sanmarini per eliminarli. Il mondo cambierebbe radicalmente in meglio, sarebbero protette le culture e le identità. Sostanzialmente sarebbe protetta anche la pace, perchè le guerre diverrebbero guerricciole" e il Suo "sogno", come gli altri, divengono piano, piano realtà.  

Alessandro Mazzerelli

PS: L'Ambazonia è una regione del Camerum che si batte efficacemente per l'indipendenza.

 

 

SAGGEZZA POPOLARE

11.novembre

 

 

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