...le parti salienti della vita del Profeta di Barbiana, dalla agiata e ricca giovinezza al Seminario, mettendo in evidenza il grande Servizio che ha reso - da Sacerdote fedelissimo - alla Chiesa, anche promuovendo la Scuola di Barbiana. Ma Don Lorenzo Milani oggi emerge, soprattutto, per le Profezie testimoniate da Alessandro Mazzerelli. “Un uomo – ha detto – che non abbiamo capito per molto tempo” Riscoperto anche grazie ad una clamorosa lettera, occultata per ben quaranta anni, nella quale Don Milani afferma di essersi trovato perfettamente d’accordo con Mazzerelli e che tutti i suoi “ragazzi” avrebbero aderito all’Associazione “Forza del Popolo”, fondata dallo stesso Mazzerelli nel 1962. E’ questa, insieme alla grande coerenza manifestata in quasi mezzo secolo, la ragione fondamentale per la quale il Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana gli ha rilasciato la Tessera Onoraria. “Credere nella buona fede del Mazzerelli, che ha sempre pagato per le sue idee – ha concluso – è credere nel vero Don Milani”.

 

L’Autore Alessandro Mazzerelli inizia ringraziando la Divina Provvidenza per consentirgli ancora una volta, di dare testimonianza ai grandi eventi che lo hanno moralmente e politicamente condizionato per tutta la vita. Tre sono le date fondamentali il 31 luglio 1966, il 2 giugno 1976 e il 18 settembre 1988 a cui aggiunge la circostanza dell’incontro con l’Autonomista Bruno Salvadori. Il 31 luglio 1966 è il giorno in cui a Barbiana furono pronunciate le ormai famose Profezie. Quelle sulla natura e la fine del comunismo, sulla bestemmia demo”cristiana”, sul sublime Decalogo di Barbiana e sulla lotta al futuro mundialismo-imperialista tramite il sorgere di “ventimila sammarini”. Il Profeta indicò con fermezza la linea rossa - per i cattolici insuperabile - in difesa della famiglia e della civiltà cristiana, ma conclude che prima dell’avvento del “bene” : il Decalogo di Barbiana e i Ventimila Sammarini “… scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica giungeranno a livelli di incredibile bassezza.” L’Autore ricorda che su richiesta del Profeta promise “ di non tradire, per nessuna ragione, quanto si erano detti e quanto avevano concordato.”

 

Il 2 giugno 1976, contro la strumentalizzazione politica del Profeta da parte del PCI, grazie a Padre Reginaldo Santilli O.P. (Direttore del giornale diocesano “Osservatore Toscano”) scende in campo Don Luigi Giussani, il fondatore di “Comunione e Liberazione” che, conosciute le Profezie milaniane si reca nel paese di origine dell’Autore, Pozzo della Chiana (Arezzo), ove, a conclusione di un bellissimo Convegno milaniano, si dice convinto che il “Decalogo di Barbiana” “Risolve la secolare contraddizione tra Fede e potere” mentre l’alternativa ai “Ventimila Sammarini” : “Sarà la barbarie dell’imperialismo mondialista:”

 

Nel 1978/79 avvengono i colloqui con Bruno Salvadori, parlamentare Autonomista della Valle d’Aosta di origine toscana. Si studiano e si individuano nella regione geografica italiana 9 possibili “sammarini”, 12 con San Marino, il Vaticano e la Corsica. Si propone una Lega con presidente a girare annualmente fra tutti i Movimenti Autonomisti, con la quale “combattere e disarticolare il centralismo romano.”

 

Si costituisce il Movimento Solidale, incardinato nel “Decalogo di Barbiana” che rivendica nelle elezioni amministrative del 1985 l’Autonomia della Toscana. Le idee più importanti del Movimento Solidale, dal “commercio equo e solidale” alla “Banca Etica”, saranno oggetto di appropriazione indebita da parte delle organizzazioni comuniste e cattocomuniste. Il Movimento Solidale riuscirà ad organizzare un Convegno con Solidarnosc, presso la Certosa di Firenze.

 

Il 18 settembre 1988 al Festival Nazionale de “L’Unità” a Campi Bisenzio (Firenze) un dirigente comunista manifesta l’inaudito cinismo con il quale annuncia che dal 1989 il PCI farà giungere in massa gli extracomunitari “… per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.” E’ l’affermazione che conferma la lucidissima definizione del comunismo data dal Profeta : “ Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, ogni forma di gestione del potere sulle spalle degli ultimi.” L’Autore osservata per oltre un anno la strategia del PCI e constatato che assieme alle organizzazioni collaterali CGIL, ARCI etc. sponsorizzava, attraverso l’invasione extracomunitaria, la società multietnica per i fini e gli scopi enunciati al Festival de “L’Unità”, dava vita al Movimento Autonomista Toscano, sempre in coerenza con l’impianto Profetico di Barbiana.

 

Conclude, avvertendo che siamo davanti ad un abisso, con la frase “Che Dio e la Santa Vergine ci aiutino!”

 

L’Onorevole Alberto Lembo ricorda il ruolo della scuola italiana nell’escludere gli ultimi. Don Milani intendeva insegnare quelle 5000 parole, la cui ignoranza rendeva i figli dei mezzadri perennemente handicappati nei confronti dei “pierini”. Così come vuole riscattare i figli degli ultimi, Don Milani intende difendere la dignità e l’identità dei popoli oppressi dal “risorgimento”. Ma Don Milani è profetico anche perché con i “Ventimila Sammarini” pensa di ostacolare l’imperialismo mondialista, che vuol dare a tutti lo stesso cibo e lo stesso vestito. Il comunismo, comunque camuffato, è entrato in una irreversibile crisi ideologica e per recuperare il consenso “popolare” impone false necessità che infrangono la “linea rossa” di Don Milani e di Don Giussani : l’aborto, il divorzio facile, l’eutanasia, il matrimonio fra pederasti e lesbiche ecc.. Denuncia il contraddittorio comportamento internazionale sul fondamentale diritto all’autodeterminazione dei popoli, che vede, ad esempio, la sua promozione in Kossovo, terra storicamente ortodossa e serba, mentre viene negato e sabotato ai danni dei russofoni oppressi in Ucraina. Ricorda che l’intero impianto profetico di Don Milani si oppone all’obbiettivo massonico che punta alla scomparsa delle religioni e di ogni identità.

 

Il Comitato Nazionale Pro – Don Lorenzo Milani è grato al dott. Guglielmo De Marinis, Segretario Provinciale del MAT fiorentino, per aver accompagnato a Padova il Testimone dei Profeti. Graditissima anche la presenza di Madre Natalia Vladimirovna Alexsandrova , Suora Ortodossa in San Pietroburgo (Russia).

 

Firenze, 5 febbraio 2015

 

 

Comitato Nazionale pro Don Lorenzo Milani – Casella Postale 1208 - 50100 Firenze

 

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