RIFUGIATI ?  NO, SONO INVASORI ! 

MENTRE BOSSI E I SUOI SERVI -  COME SEMPRE - 

TRADISCONO, FINGONO E STRUMENTALIZZANO… 

INFINE, AI  PRETI CATTOCOMUNISTI DOMANDIAMO: 

LA MADONNA DI LEPANTO ERA RAZZISTA ?

(Comunicato Ufficiale del MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA n°181)

  

  L’aggressione imperialista e colonialista anglo - francese alla sovranità della Libia è stato lo spunto per la promozione di una nuova invasione.  Un numero francamente inaspettato di persone, si è ricordata delle nostre parole e della nostra testimonianza, insistendo affinché si riprenda ancora una volta la storia dell’invasione barbarica e politicamente criminale della regione geografica italiana, con il consueto rigore scientifico che ha sempre costituito, da parte nostra, l’approccio alla terribile questione.

  Per avere le idee chiare occorre partire dalle parole, sul comunismo - e non, ovviamente, su i singoli comunisti ingenui ed in buona fede - di un Profeta di Dio : “IL COMUNISMO E’ LA MEDIAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE POLITICA DI OGNI MALE, AL FINE DI CONSENTIRE , AD UNA CLASSE DIRIGENTE PARASSITARIA E BRUTALE, LA GESTIONE DI OGNI FORMA DI POTERE SULLE SPALLE DEGLI ULTIMI.”  (Don Lorenzo Milani,  31 luglio 1966)

   Coincide perfettamente con questa geniale ed  inoppugnabile definizione, da definirsi scientifica, la strategia adottata prima dal PCI e poi dal PDS-DS-PD e dalle relative organizzazioni collaterali, sulla questione da noi sempre correttamente definita : INVASIONE EXTRACOMUNITARIA.  Detta strategia è stata formalmente e ufficialmente definita nei termini  manifestati nella dichiarazione pubblica  al  Festival Nazionale de “L’Unità” di  Campi Bisenzio del 1988, nel corso del quale Achille Occhetto tenne il suo primo comizio da segretario del PCI. Il luogo fu il gazebo della FILCAMS-CGIL , nei pressi dei quali era sorta una cucina multietnica.  La sostanza del discorso del 18 settembre 1988, da noi ribadito da ben 23 ANNI, è , parola più parola meno, la seguente:  “COMPAGNI, NON DOBBIAMO PREOCCUPARCI PIU’ DI TANTO PER LA CRISI DELL’EST… DAL PROSSIMO ANNO  (1989) FAREMO GIUNGERE IN MASSA GLI EXTRACOMUNITARI. CI SERVIRANNO PER RILANCIARE LA LOTTA DI CLASSE, DISARTICOLARE L’OCCIDENTE E LA CHIESA CATTOLICA.”

  Alle parole seguirono i fatti. San Donnino, frazione di Campi Bisenzio, fu il primo luogo della Toscana invaso dalla clandestinità cinese. Nessuno si mosse per controllare gli arrivi notturni, malgrado la costituzione di un Comitato per la difesa del paese. Silenzio da parte della Questura, Prefettura, Procura della Repubblica, Guardia di Finanza, Vigili Urbani. Da lì poi sciamarono a Prato e a Empoli,  ed oggi, non è certamente a caso, se nella giunta comunista di Campi Bisenzio sieda un ex clandestina cinese.  La pensata, nel suo criminale cinismo, si è dimostrata di grande intelligenza strategica e politica, sicuramente l’alto dirigente comunista, oggi parlamentare del PD, contava su studi e riflessioni del KGB  e comunque dei Servizi dell’Est. Infatti la cinica strategia trovò la immediata condivisione nella “imprenditoria bastarda” della Confindustria , che assumerà i clandestini extracomunitari con l’intento di abbassare il costo del lavoro. La cecità e l’egoismo di questa “imprenditoria” hanno portato ad un passo dalla vittoria del comunista Occhetto e della sua “gioiosa macchina elettorale” , che comunque ha ottenuto il Presidente della Repubblica e non è poco… Ma ovviamente non gli bastava, né gli basta, non era quello l’obbiettivo… Ha rompergli le uova nel paniere è stato certamente Berlusconi che , lucidamente, si è reso conto di come il comunismo italiano era sempre fortissimo : fortissimo nel sindacato, nella magistratura, nella “cultura”, era ed è ben visto tutt’ora nelle banche e tra la “imprenditoria bastarda”, non è un caso che la stragrande maggioranza della grande stampa sia tutt’ora antiberlusconiana.  L’innegabile successo di Berlusconi, ha promosso un odio incontenibile da parte di tutti coloro che si erano riconosciuti ideologicamente nella sinistra marxista e nei falsi moralizzatori di Di Pietro, eletto senatore nel rossissimo Mugello, con  89% -  ad esempio -  di Barberino !  Ma un aiuto insperato, al suddetto criminale cinismo, è venuto anche dal falso Movimento federalista e autonomista inventato di sana pianta da  Umberto Bossi , la LEGA NORD.   Ma Bossi chi è, chi è stato ?  Ho avuto modo di conoscere da vicino sia la sua storia personale che quella politica. Ed è davvero molto… molto interessante… Per sua sorella Anna Bossi  e suo cognato Pierangelo Brivio era un “fior di mascalzone”,  usava la loro macchina come fosse sua, viveva alle loro spalle, faceva finta di laurearsi in medicina, strimpellava canzoni chiamandosi “Donato”, da lui stesso definite una schifezza… ma soprattutto Pierangelo Brivio, cattolico e persona di specchiata onestà, gli contestava il tradimento del vero federalismo e del vero autonomismo, sino a giungere a prendersi fra loro a cazzotti. Quando ci incontravamo a Milano o in casa di mia moglie a Marradi, era tutto un rammaricarsi per il tradimento di Bruno Salvadori, ma poi, con Miglio,  non è andata meglio… 1  Già, Bruno Salvatori…  il toscano maremmano con il cognome di mia madre - sulla “storia” araldica del quale mi chiese informazioni - che la vita lo aveva portato in Val d’Aosta ove divenne parlamentare dell’Union Valdotaine. E’ l’uomo che incontrò per caso il Bossi, mentre bighellonava intorno all’Università di Pavia, nello stesso periodo incontrò anche me, che lo andai a trovare ad Aosta, memore delle sublimi profezie di Don Milani sul federalismo come antidoto all’imperialismo e al comunismo.  GLI IMPERIALISMI ? CI VORREBBERO VENTIMILA SANMARINI PER ELIMINARLI. IL MONDO CAMBIEREBBE RADICALMENTE IN MEGLIO, SAREBBERO PROTETTE LE CULTURE E LE IDENTITA’. SOSTANZIALMENTE SAREBBE PROTETTA ANCHE LA PACE , PERCHE’ LE GUERRE DIVERREBBERO GUERRICCIOLE.”   Salvadori ha avuto il merito storico di fare una pensata di grande genialità.  Partendo dai fatti che l’unità d’Italia , l’ha fatta la massoneria in odio alla Chiesa e a servizio  degli imperialismi franco inglesi, che le “consultazioni plebiscitarie” annessioniste furono una vergognosa barzelletta,  che il Sud fu invaso a tradimento e le popolazioni martirizzate e oppresse, occorre – pensava -  fare Giustizia, anche se tardiva…. Ma come ? Proponendo la “confederazione italiana” nell’Europa dei Popoli.  Discutendo a lungo e al dettaglio della questione si giunse a delle conclusioni che in qualche modo trovarono conferma nel Convegno Autonomista di Milano del 9 dicembre 1979. In sintesi, questi erano gli obbiettivi:  trasformare l’Italia in 9 Stati , che avrebbero liquidato le 21 regioni, alcune del tutto incomprensibili se non per le poltrone… Liquidare le Province, salvo le targhe delle macchine. Ridurre di almeno il 50%  i proventi dei politici, ad eccezione del Consiglieri Comunali a cui doveva essere triplicato il gettone di presenza per il prezioso servizio di rapporto con i veri problemi dei “popoli”, distanti anni luce dalle cricche al potere. Liquidazione del finanziamento pubblico ai partiti. Gli Autonomisti, in rappresentanza delle diverse Nazioni della regione geografica italiana, e senza venir meno alla loro sacrosanta sovranità, sia per combattere il PCI - nemico di ogni identità -  che il centralismo romano, si dovevano accordate per presentare insieme le liste alle elezioni politiche con una stessa Organizzazione, la quale era “strumentale” e non aveva nessun potere all’interno dei singoli movimenti nazionali.  Il coordinamento doveva durare non più di un anno , la presidenza era a girare fra i singoli Movimenti autonomisti o di Liberazione, al di là dei consensi elettorali che ricevevano. 2   BOSSI HA TRADITO TUTTO ! HA IMBASTARDITO TUTTO !  HA ASSERVITO TUTTO AL SUO POTERE PERSONALE , SINO A PROPORRE COME SUO DELFINO IL “TROTA”, IL FIGLIO MENO INTELLIGENTE CHE SI E’ RITROVATO…oggi già consigliere regionale. VERGOGNA !  Ma veniamo ai fatti:  Ha contrapposto l’inventata Padania ai 9 Stati Regionali, in particolare per opprimere e liquidare le tendenze autonomiste dei Veneti e dei Piemontesi3.  Assatanato di poltrone non ha liquidato le province, anzi le ha aumentate !  Anziché diminuire gli stipendi della cricca ha votato a favore di tutti gli incrementi e contro chi proponeva la fine di vergognosi privilegi.  Ha sponsorizzato, con tutti i mezzi, il finanziamento pubblico dei partiti, malgrado l’opposta volontà popolare. Ha contrapposto al centralismo di Roma, di cui gode i privilegi ministeriali,  il centralismo di Milano, con una organizzazione più “imperialista” che autonomista.4

  Ma la parte certamente più vergognosa di Bossi e dei suoi lacchè è senz’altro quella relativa alla COPERTURA dell’invasione extracomunitaria.  Premesso che quando uno Stato non protegge i propri confini è come se legittimasse lo sfondamento delle porte delle case abitate dai nativi…. L’invasione, sotto questo aspetto, è senz’altro da considerarsi un crimine “comunista” contro l’umanità, crimine che però nemmeno Stalin, pur spostando interi popoli alla Kolima aveva mai promosso !   Chi vota Bossi e anche Berlusconi  ne hanno coscienza, mentre, ad esempio, i cattocomunisti sono gli “infami” che marciano sul male e sulle cooperative pro invasione, insieme ai Caff  sindacali, che producono e hanno prodotto quintali di documenti falsi, pro permessi di soggiorno….  Ebbene con Bossi e grazie a Bossi gli extracomunitari sono diventati 5 milioni , hanno l’arroganza di pretendere ovunque le Moschee a spese dei nativi ,  riempiono il 75% delle carceri ,  tolgono l’assistenza ai nostri ultimi.  La nostra lista di Arezzo E’ DIVENTATA LA LISTA DEGLI “ULTIMI” DISCRIMINATI DALL’INVASIONE , GENTE NOSTRA CHE DORME IN MACCHINA  E VIVE ALL’ACCOGLIENZA,  TANTO PER INTENDERCI !  Ebbene,  con la legge Bossi –Fini non si espelle nessun clandestino, anche grazie alla magistratura, in gran parte controllata dal PCI. Il passaggio di Bossi, da alleato di Berlusconi ad alleato del nuovo PCI nel 1994, a sei anni dal proclama comunista del 1988, si rivelò un atto pro invasione extracomunitaria e fu devastante. Partì da lì tutta una serie di “sanatorie” che ci hanno portato alla situazione attuale. MAI  E’ STATA POSTA DALLA LEGA NORD LA NECESSITA’ DI UNA RADICALE REVISIONE DEI PERMESSI DI SOGGIORNO.  C’erano gli “alleati” che si opponevano ?  Dove era il problema ?  Fuori dal governo senza sé e senza ma, e subito nuove elezioni…. Si fa presto a dirlo, ma alla casta di parassiti, lautamente pagati,5 che osannano Bossi, cosa volete che in fondo possa fregare se i senegalesi e i cingalesi hanno la casa e i toscani dormono per terra !  Anzi, meglio, pensando che li difenda c’è anche caso che lo votino… Chiudendo, l’argomento per motivi di spazio, devo  porre una domanda urgente.  La pongo a quei preti e a quei vescovi che bramano l’apertura delle Moschee. La Madonna che determinò, a dire di un Pontefice, la vittoria di Lepanto, e cioè la vittoria marittima dei cattolici contro i corsari mussulmani, era forse RAZZISTA ? Non era Lei, anche in quel caso,  la Madre di Dio fatto Uomo ?   A  vescovi  e relativi pretonzoli  la risposta.

 

 

 

 

 

Firenze, 19 aprile 2011                                                                                   Alessandro Mazzerelli

 

 

 

“…Non farti illusioni, prima che le masse si accorgano che abbiamo ragione scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica arriveranno a livelli di incredibile bassezza” -   Il Profeta di Barbiana, 31 luglio 1966.

 

 

 

COMBATTERE L’IMPERIALISMO E IL COMUNISMO. SOVRANITA’ AI POPOLI !



 



1  Per una puntuale documentazione sull’intera questione cfr.:  Roberto Gremmo “ Contro Roma. Storia , idee e programmi delle Leghe Autonomista del Nord. “ Ed. BS, Biella 1992.  Alessandro Mazzerelli  Né schiavi di Roma, né servi di Milano” Ed. “Il Cerchio, Rimini  1998.  Leonardo Facco  “Umberto Magno, la vera storia dell’imperatore della Padania” Ed. Aliberti,  Roma 2010.

2  Questi principi per il MAT-Lega Autonomista Toscana sono fondanti.  Confronta la documentazione presente nel sito del Movimento Autonomista Toscano , nel “Manifesto programmatico del Movimento Autonomista Toscano del 1990 e in “Ne schiavi di Roma , Né servi di Milano”  (Prima e seconda edizione)

3  Roberto Gremmo, promotore dell’Autonomismo piemontese, in una lettera inviata il 15 maggio 2010 al Movimento Autonomista Valsesiano, scrive:  “ nel 1989 in occasione delle elezioni europee si tenne a Milano  un convegno e il signor Bossi e i suoi amici lombardi imposero al mio movimento e a quello Veneto di diventare in qualche modo delle “succursali” di quello varesino…. Ero disposto a fare l’alleato, non il servo.”  E’ l’identica posizione del MAT-Lega Autonomista Toscana.

4 Anche il “Fderalismo” di Gianfranco Miglio, non era coerente con l’accordo di Milano del 1979.  Nel cosiddetto “Decalogo di Assago”, il terzo punto recita:  “ Le Repubbliche federali sono costituite dalla attuali regioni, sia a statuto ordinario che speciale; le regioni a statuto ordinario gestiscono le stesse competenze attualmente attribuite alle regioni a statuto speciale. Plebisciti definiranno l’area rispettiva delle tre Repubbliche  federali.”  Ha ragione, ci sembrò subito una assurda collezione di poltrone, anziché una semplificazione del potere e una diminuzione della spesa pubblica.   

5  Sapevo che la corruzione politica dentro il partito “bossista” era notevole ,  ma non me la immaginavo al punto che l’ha  descritta  Leonardo Facco, nel suo già citato “Umberto Magno”. Ed. Aliberti.

 

PRESENTAZIONE DELLA LISTA DEI CANDIDATI 

ALLE ELEZIONI COMUNALI 

DI GROSSETO DEL 15-16 MAGGIO 2011

Candidato a Sindaco

sig. Alessandro Bragaglianato a Grosseto il 27.08.1961

CANDIDATI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE

PERI Alessandro Grosseto 17.10.957
AMANTINI Enrico Grosseto 19.06.957
ARTIOLI Maria Grazia Torino 17.07.959
ARZILLI Donella Grosseto 06.01.958
BELLUMORI Gabriele Grosseto 16.12.986
BUZZELLI Neda Orbetello GR10.08.66
CIAFFARAFA’ Manuela Grosseto 14.05.967
CHECCAGLINI Giuseppe Grosseto 10.08.957
CIULLI Giorgio Castelfiorentino (FI) 28.06.946
FANTONI Antonio Grosseto 26.02.956
FAVILLA Bruno Castiglione della Pescaia(GR)28.09.953
GINANNESCHI Glauco Grosseto 23.05.948
GORACCI Marco Grosseto 24.07.972
LISCI Tony Grosseto 29.07.975

LISCI Giampaolo Magliano (GR) 09.06.954
MEDAGLINI Marco Grosseto 19.03.960
MONTECCHI Giorgio Grosseto 24.04.954
POCCI Claudia Grosseto 21.01.965
PONTICELLI Gianni Grosseto 15.11.954
ALDROVANDI Patrizio Siena 29.11.946
ALDROVANDI Giuseppe Bucine(AR)07.09.934
PAOLI Moreno Roccalbegna (GR) 12.07.955
POZZI Andrea Grosseto 18.04.961
SACCANI Roberta Grosseto 11.02.958
SCHIAVETTI PierFrancesco Roma 30.05.968
VANNUCCI Fabrizio Grosseto 17.09.978
VEGNI Valerio Grosseto 26.12.950
VINCIGUERRA Salvatore Grosseto 29.10.957

 

 

PROGRAMMA ELEZIONI COMUNALI AREZZO 15-16 MAGGIO 2011

 

Chi fa propria la visione autonomista, federalista, localista  indossa i chiari colori della sua Terra e si pone a SERVIZIO  della sua gente.

I problemi di un asilo? Sono i nostri problemi, perché i genitori sono la nostra gente.
I problemi dei ricoveri per gli anziani? Sono i nostri problemi, perché gli anziani sono la nostra memoria storica.

I problemi dei disoccupati? Sono i nostri problemi, perché dobbiamo tutelare questi nostri fratelli dalla disperazione.
Il problema dei giardini pubblici? E’ un nostro problema, perché riguarda la qualità della vita della nostra gente.
Chi fa propria questa visione agisce senza dover rispondere dei nostri atti a nessun potentato, a nessun intrallazzatore, a nessun centralismo che non sia la centralità della nostra coscienza ed il volto della nostra gente.

Infatti, solo il prevalere delle piccole patrie e dei localismi, con il drastico ridimensionamento della tecnocrazia con i suoi apparati industriali e virtuali, permetterà la costruzione di una società che valorizzi le risorse locali e le identità culturali, e l’affermazione di una struttura comunitaria basata su microeconomie autocentrate al posto della macroeconomia globalizzata, nella quale il cittadino, ritrovato l’ancestrale legame e armonia spirituale tra l'individuo e la sua terra, partecipi in prima persona alle decisioni che lo riguardano.

Avremmo, dunque, un complessivo riequilibrio delle dinamiche tra i popoli e delle pulsioni interiori degli individui, con l’affermazione di società che finalmente ritornano a reggersi sulla cooperazione e non più sulla competizione.

Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA, coerentemente con tale visione autonomista, federalista e localista, ritiene il Comune l’Istituzione in cui si esplica in modo primario l’identità territoriale, spirituale e culturale di ciascun individuo e di ogni popolo.

 

Col presente documento il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA presenta il proprio programma amministrativo che va ad esplicarsi nei punti fondamentali che seguono.

Si precisa che esso potrà essere ovviamente oggetto di integrazione con gli apporti di tutti coloro che riconoscendosi in tali punti vorranno apportare il proprio contributo.

 

AZIONE AMMINISTRATIVA
Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA coerentemente con la propria concezione dell’esercizio della politica come SERVIZIO, ritiene indispensabile l’esplicarsi dell’azione amministrativa secondo i dettami del “DECALOGO SOLIDALE”, che si articola nei seguenti punti:

- Divieto di ricoprire più di una carica pubblica.

- Divieto di rimanere per più di due volta alla stessa carica pubblica.

- Divieto della pubblicità personale dei candidati a qualsiasi carica pubblica.

- Divieto di ricoprire una carica pubblica e una di Movimento in maniera da consentire all’organizzazione politica il controllo dell’operato degli eletti.

- Divieto di costituire correnti o gruppi di potere.

- Divieto di aprire uffici per la promozione del clientelismo.

- Obbligo della dichiarazione annuale, pubblica e giurata, di tutti i redditi e di tutte le proprietà da parte degli amministratori pubblici.

- Irreprensibilità morale nella vita pubblica e privata.

- Predisposizione della lista dei candidati, a qualunque carica pubblica, mediante una “scala dei meriti”.

- Esercitare la politica come servizio, evitando qualsiasi contrasto personale con gli altri servitori.

 

IMMIGRAZIONE E LEGALITA’
Il fenomeno immigratorio costituisce un crimine eterodiretto, volto a distruggere l’identità degli individui e dei popoli. Detto fenomeno trova la connivenza di chi vuole abbassare il costo del lavoro, schiavizzando i più deboli, nonché di chi cerca nuovi fedeli e nuovi voti. Dunque l’approccio a questa problematica non può essere nei termini, oramai svuotati di qualsiasi significato, di “sicurezza” o “accoglienza”.

La Toscana è, analogamente a tutti i territori della regione geografica italiana, investita da un invasione allogena che, ormai da 20 anni, non conosce cenni di tregua; fino a pochi anni fa, le città di provincia, come Arezzo costituivano una sorta di “isole felici” rispetto alle aree metropolitane, ma oggi questo problema viene avvertito drammaticamente anche in tali realtà.

Lo sfiguramento commerciale ed etnico di interi quartieri, come Saione, e lo scavalcamento dei nostri “Ultimi” da parte degli allogeni nell’erogazione delle prestazioni primarie, come l’alloggio, le prestazioni sanitarie, i posti di lavoro, sono i segni più marcati di tale drammatica situazione.

Dall’analisi di essa, il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA ritiene necessaria una politica del Comune volta a tutelare i cittadini residenti, i quali devono avere la precedenza nell’erogazione di alloggi, impieghi, posti negli asili, rilascio di autorizzazioni commerciali, prestazioni sanitarie etc.

Il Comune deve provvedere alla tutela soprattutto delle categorie più deboli come disoccupati, disabili e anziani.

Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA ritiene altresì necessario, oltre ad un efficace controllo del territorio da effettuarsi tramite l’istituzione di una efficiente polizia locale, lo sviluppo di iniziative e manifestazioni comunitarie e di aggregazione, assolutamente necessarie affinché i cittadini si riapproprino dei propri quartieri e dei patrimoni culturali e storici di essi.

 

COMMERCIO
Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA, considerando il fondamentale tessuto Toscano, nonché aretino, costituito dalla piccola impresa e dall’artigianato, ritiene necessarie politiche comunali di agevolazioni anche fiscali per tali categorie, che devono essere oggetto di difesa, da un lato nei confronti della grande distribuzione controllata dalle multinazionali, dall’altra dallo sviluppo di attività commerciali allogene, espletate spesso con metodi di dubbia liceità.

 

INFRASTRUTTURE
Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA ritiene che gli interventi e i piani relativi alla costruzione di nuove infrastrutture (aeroporto, area ex Uno-Erre etc.) devono tradursi in reale utilità sociale per i cittadini, nel rispetto della salute dei cittadini medesimi e dell’impatto sull’ambiente; per conseguire questo obiettivo è necessario un rilevante controllo pubblico, che non deve tradursi in sprechi di risorse, ma deve condurre ad un impiego efficiente delle stesse, anche di quelle eventualmente messe a disposizione dai privati, che non devono dare impulso a fenomeni speculativi.

 

AMBIENTE
Partendo dal presupposto che l’ambiente è un elemento imprescindibile per l’identità degli individui e dei popoli, il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA ritiene necessario che il Comune sviluppi politiche e iniziative di sensibilizzazione a comportamenti di rispetto dell’ambiente, che, conseguentemente, conducano allo sviluppo di uno stile di vita salutare. Deve essere, dunque, diffuso l’approccio della “decrescita” rispetto alla produzione dei rifiuti, devono essere promossi incentivi all’uso di mezzi non inquinanti come la bicicletta, deve essere sviluppata la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città, e deve essere dato impulso ad attività sportive soprattutto amatoriali, che costituiscono il più efficace antidoto allo stress e alla sfrenata competizione lavorativa quotidiana.

Ma, in una realtà di spostamenti continui soprattutto di persone, l’elemento cardine è rappresentato dal Trasporto Pubblico, recente oggetto del fenomeno di aggregazione societaria che ha portato alla creazione della Tiemme.

Esso deve essere gestito secondo logiche di efficiente prestazione di un servizio da considerarsi primario per i cittadini, eliminando gli sprechi e gli elementi clientelari, sviluppando politiche di aggregazioni tra aziende ed enti realmente efficaci, che conducano ad una ripartizione logica delle risorse e ad una diminuzione dei Consigli di Amministrazione, luoghi che spesso non sono altro che ben remunerati parcheggi per politici “trombati” senza alcuna competenza in materia.


SANITA’
Nella considerazione che l’assistenza sanitaria è un altro elemento fondamentale che deve essere garantito tutelando in primo luogo i cittadini toscani, il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA ritiene che il Comune debba agire, nel rispetto della competenza gestionale delle Regioni, secondo i seguenti punti:

- Fuoriuscita della politica dalle Aziende Sanitarie Locali;
- Abolizione delle Società della Salute;
- Mantenimento dei servizi di specialistiche ed abrogazione di qualsiasi forma di sperimentazione indotta dalla Legge Regionale 40 che discrimina i cittadini senza il preventivo consenso del Consiglio Comunale e del Sindaco;
- Scelta degli apicali e dei dirigenti amministrativi dei macrolivelli sulla base del numero dei posti letto; è non è pensabile avere U.O. di dirigenti medici non impegnati in sanità ma in burocrazia e che limitano ed ostacolano il lavoro dei colleghi;
-Scelta del Dirigente di II Livello condivisa all'interno del reparto tra personale medico ed infermieristico e eventualmente tribunale del malato;
- Cartella clinica unica medica ed infermieristica;
- Informatizzazione dei reparti con riduzione all'uso del cartaceo;
- Aumento del personale medico, infermieristico e Ota sulla base della popolazione residente ed afferente al Nosocomio, mantenendo anche il turn over dei pensionati che non vengono sostituiti;
- Aumento degli stipendi del personale medico , infermieristico e Ota sulla base di obiettivi provinciali e comunali in termini di qualità si assistenza.

 

BENI PRIMARI
Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA ritiene assolutamente imprescindibile che, come i diritti fondamentali degli individui e dei popoli debbano essere oggetto di tutela pubblica, così i beni primari devono essere oggetto di gestione pubblica.

Tra questi beni il più importante è l’acqua che ha, nel corso degli ultimi anni, visto l’intervento sempre più rilevante dei privati.

Il MAT-LEGA AUTONOMISTA TOSCANA dichiara la propria contrarietà alla presenza dei privati nella gestione dei beni primari come l’acqua, non solo perché ritiene inaccettabile che i beni primari degli individui siano oggetto di miserevole profitto, ma anche perché detta presenza non si è minimamente tradotta in maggiori efficienze e risparmi: emblematico proprio il caso di Arezzo, che ha il triste primato di essere stato il primo Comune ad aprire alla presenza di privati fin dal lontano 1999, ma che non ha visto alcun miglioramento dell’efficienza né alcun risparmio, con bollette che ad oggi sono tra le più alte in Italia.

 

ELENCO DEI CANDIDATI:

Candidato alla carica di Sindaco:

DE MARINIS GUGLIELMO
Nato a Firenze il 30 luglio 1980

 

Candidati alla carica di Consigliere Comunale:

1) Milluzzi Monica n. a Arezzo 16.12.1968
2) Zamperini Angelo n. Castiglione d’Orcia (SI) 14.09.1960
3) Agresti Massimo n. a Arezzo 23. 07.1963
4) Ciaciulli Leonardo n. a Gravina in Puglia (BA) 27.12.1956
5) Del Gaia Simone n. a Arezzo 23.10.1978
6) Mastrapasqua Arturo n. a Bisceglie (BA) 03.12.1965
7) Matteini Serena n. a Arezzo 20.05.1978
8) Metozzi Orlando n. a Caprese Michelangelo (AR) 10.11.1958
9) Pluda Valerio n. a Gattinara (VC) 11.10.1990
10) Rosati Michele n. a Arezzo 21.09.1972
11) Scali Umberto n. a Empoli (FI) 22.06.1967
12) Severi Claudia n. a Arezzo 9.06.1977
13) Sorbi Paolo n. a Arezzo 16.03.1973
14) Zamperini Mirko n. a Arezzo 07.07.1986
15) Mazzerelli Francesco n. a Faenza (RA) 14. 09. 1989
16) Arzilli Donella n. a Grosseto 06.01.1958

17) Billi Maurizio n. a Firenze 05.12.1953
18) Chelucci Fabrizio n. a Livorno 31. 05.1949
19) Cini Luciano n. a Pisa 12.11.1952
20) Detti Sabrina n. a Firenze 15.06.1971
21) Fantoni Antonio n. a Grosseto 26.02.1956
22) Fedi Vanna n. a Fiesole (FI) 2.6.1940
23) Ferrini Giovanni Paolo n. a Marradi (FI) 10. 08. 1954 
24) Lisci Giampaolo n. a Magliano in Toscana (GR) 09.06.1954
25) Lucarini Alessandro n. Firenze 30.12.1961
26) Mazzerelli Elisabetta n. a Ravenna (RA) 19.09.1987
27) Pelli Giovanni n. a Firenze 13.12.1945 
28) Rinaldi Lorenzo n. a Firenze 22. 07.1970
29) Rossi Maria Rosa n. a Marradi (FI) 06.10.1947
30) Saccani Roberta n. a Grosseto 11.02.1958
31) Serrotti Fabrizio n. a Firenze 11.03.1974
32) Virgili Giuseppina n. a Piacenza 16.10.1958

 

 

SAGGEZZA POPOLARE

11.novembre

 

 

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