Edizione 2012 |
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ANNO XXIII N. 30 (2012) |
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Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze |
direttore ALESSANDRO MAZZERELLI |
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L’ATTACCO
FINALE ALLA NOSTRA IDENTITA’ (2) |
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(vedi
AUTONOMIA TOSCANA 4° TRIMESTRE 2011) I nomi: 'L'Italia sono anch'io' – campagna per i diritti di
cittadinanza Questi
sono i più infami traditori della Toscana e dei Toscani, che vogliono
l’eliminazione dei nostri Ultimi e la distruzione della propria Terra. Ricordiamo cosa promuovono:
IL
MAT non tradisce la propria Terra e la propria Gente. Il
MAT è a fianco di tutte le Genti e gli Uomini Liberi che si oppongono
ai criminali globalisti che vogliono la distruzione dei Popoli. |
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COMITATO
NAZIONALE PRO DON LORENZO MILANI Casella
postale 1208 – 50100 Firenze IL CASO DI ANDREA GALLO (don) |
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Gli Amici che ci seguono ricorderanno
la dura polemica con Alex
Zanotelli, il “cappellano
di Rifondazione Comunista”,
ma lui qualcosa di buono l’ha fatto e lo riconosciamo, a
trovare i pezzenti d’Africa c’è veramente stato…cosa abbia
combinato è un altro discorso… Ora di lui se ne sente parlare meno,
ora è in voga un altro
“prete” che, per la verità, si presenta più simile allo spretato Enzo
Mazzi che allo Zanotelli. E
al Mazzi, scomparso di recente, presentiamo laicamente le armi
per la sua coerenza , già prete non ha voluto nessuna cerimonia
religiosa, ha fatto
spargere al vento le sue ceneri e ha ordinato che i suoi scritti fossero
bruciati, mistero… mica se ne sarà
in punto di morte vergognato ?
Il nostro “prete in voga” è per tutti i post comunisti un
“eroe”, si tratta di Andrea
Gallo (don) da Genova. Come è accaduto a quasi tutti i post
comunisti, che hanno visto implodere l’Idea e la Madre Patria
Sovietica , non è rimasto che farsi portatori dei “diritti” dei
pederasti, delle lesbiche e degli invasori islamici… e Gallo (don)
è con loro. Francamente
potremmo fregarci dei suoli libelli, che a colonne sono arrivate alla Libreria Feltrinelli, se
il “nostro” non cercasse di atteggiarsi ad un nuovo Don
Milani. E qui ci
arrabbiamo di brutto, perché è un atteggiamento che si configura in
una vera a propria bestemmia.
Scrive il Gallo, a
pagina 61 di
“La buona novella”: “…sono
giustificate le indignazioni dell’Agedo – l’associazione di
genitori di omosessuali – de dell’Arcigay, in seguito alle
esternazioni omofobe di numerosi personaggi, politici e non. E anche la
chiesa in questo ha molte, troppe responsabilità.”
Il Profeta di Dio in Barbiana, don Lorenzo Milani
ha detto : “…la gestione degli
interessi delle classi benestanti, porta, prima o poi, tutto un popolo a
prostituirsi alla loro etica, di cui il divorzio, l’infedeltà
coniugale, la droga, l’aborto, la sopraffazione economica e politica
del prossimo, sono gli aspetti più qualificanti… Sarà quello il
momento giusto in cui si dovrà proclamare senza indugi le nostre tesi.
Ma non farti illusioni , prima che le masse si accorgano che abbiamo
ragione scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella
politica arriveranno a
livelli di incredibile bassezza.” (don Milani a Mazzerelli, 31 luglio
1966) Scrive il Gallo, a
pagina 60 di “Buona
novella”: “Fino
a quando non vedo iniziare i lavori per il luogo di culto islamico,
anche la chiesa cattolica resterà chiusa la domenica.”
( Già,
ma fermo il rispetto per l’Islam, come la mettiamo con i cristiani,
impalati, bruciati,
impiccati, incarcerati dal
Sudan a Timor Est ? ) IL Profeta di Dio in Barbiana, don
Lorenzo Milani ha scritto:
“Non mi ribellerò mai
alla Chiesa, perché ho
bisogno più volte alla settimana del perdono dei miei peccati e non
saprei da chi altri andare a cercarlo quando avessi lasciato la
Chiesa.” (Lettera di don Milani a
Padre
Reginaldo Santilli O.P. del
15 ottobre 1985) Ogni
commento sulle “differenze”, offende l’intelligenza di chi legge e
noi non vogliamo offenderla… Firenze , 27 febbraio 2012
Il portavoce |
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La
Toscana non è piú qui |
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La Toscana è altrove, non so dove. È una terra promessa, un ideale da riconquistare lasciando tutto
e mettendosi in cammino: lasciando la vigliaccheria e i compromessi, e
preparandosi a sopportare una lunga marcia attraverso il deserto. Dove trovare la Toscana vera? Non lo so. Forse dentro di noi, nel
ricordo di ciò in cui abbiam creduto. Forse è una patria interiore, che non ha piú riscontro esterno.
O forse sí. Non sarebbe la prima volta che lo spirito di un popolo si
estingue nella sede originaria ma ricompare altrove, dove meno ce se lo
aspetterebbe. Ebbene, se trovate una terra verde e multiforme, non
appiattita, non uniformata, non sottomessa a nessuno, abitata da gente
fiera e libera, allora quella è la Toscana. Se sono scettici e
polemici, se non riconoscono nessuna autorità, se non pongono limiti al
pensiero e al genio, se non conoscono valore piú alto della libertà,
allora quelli sono i toscani — dovunque si trovino, qualunque lingua
parlino. Parleranno la loro lingua caustica e non se la lasceranno
espurgare da nessuno. In Toscana, nella Toscana propriamente detta, tutto questo non
esiste piú. C' è una gentuccia falsa ed alacre, avida di spiccioli e
povera di dignità, una gentuccia sempre pronta al compromesso, sempre
pronta ad adeguarsi a chi viene a comandarla. Una gentuccia che dei
toscani ha rinnegato tutto, persino la lingua, e si sforza di parlare
come meneghini e papalini. Se questi sono toscani... allora la banda
della Magliana è un manipolo d' antichi romani! Chi li ha mai visti i toscani veri? Che fine hanno fatto? Quando
si sono estinti? Possibile che siano scomparsi cosí, nel nulla? Chi li
ha visti per ultimo? Qual' è l' ultima testimonianza che ne abbiamo? L' ultimo testimone è un pratese, Curzio Malaparte — ma sarà
attendibile? Nel corso della sua vita ha cambiato casacca piú volte, ha
persino cambiato nome... Davvero ai suoi tempi i toscani saranno ancora
esistiti? Sentiamo come Malaparte pretendeva di distinguerli dagl'
italiani : (Il lungo passaggio malapartiano è tratto, ovviamente, da «Maledetti
toscani») Tratto da www.toscanaccio.eu |
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