Edizione 2011 |
|||
Scegli l'edizione Trimestrale che vuoi leggere: | |||
Primo Trimestre | Secondo Trimestre | Terzo Trimestre | Quarto Trimestre |
PRIMO TRIMESTRE | |||
ANNO XXII N. 26 (2011) |
EDIZIONE ON LINE |
||||
Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze |
direttore ALESSANDRO MAZZERELLI |
||||
UN CONTRADDITTORIO | |||||
Egr. Socci,
|
|||||
I Toscani devono sapere... | |||||
Tutto quello che i toscani hanno il Diritto di sapere, e che pochi hanno il CORAGGIO di DIRLO,sulla falzariga Dell'Unità D'Italia La provincia di Bolzano non festeggerà i 150 d'Italia perchè non ha scelto di far parte dell'Italia. La Toscana non scelse nemmeno di far parte del Piemonte. Il plebiscito fu fatto in modi molto dubbi utilizzando i poveri mezzadri ,contadini, stagionali, commercianti ,artigiani barrocciai, ed analfabeti. Si trattò solo di una azione fatta di concerto tra emissari piemontesi e nobili toscani,i quali in quel momento avevano più interesse economico a far parte del Piemonte che del sistema austriaco.Il popolo toscano non contava niente ed oggi anche meno . Con l'Unità D'Italia Livorno ha perso il Privilegio di Porto Franco, perdendo i più importanti traffici commerciali di tutto il Mondo, favorendo altri scali Italiani e portando il declino della nostra Città. Faccio presente per chi non ne fosse a conoscenza che prima dell'Unità D'italia Livorno era la settima Città più ricca D'Italia. Tutto questo non vi crea una riflessione se per noi era meglio prima ? Sarebbe curioso oggi ricreare i presupposti per organizzare un plebiscito autonomista dove il toscano si differenzia dagli altri abitanti della penisola italica, per lavoro ,prececenza per la casa, assistenza sanitaria lavoro giovanile, impresa giovanile e lotta alle varie mafie che stanno infiltrandosi nella nostra regione. Sarebbe giusto prendere come esempio L'Austria la Francia come sarebbe natura del toscano se fosse solo, ma di un vero federalismo non certo quello proposto dalla Lega Nord che è solo un timidissimo inizio di un percorso federalista. Potremmo adottare anche quello Tedesco o Americano . Durante le manifestazioni di piazza ho visto un veneto ed un lombardo che inneggiavano in lingua tedesca al ritorno delle loro terre all'Austria!! Da qui si evidenzia quanto la Lega nord fa fatica a tenere nell'Italia accentratissima ed unitissima verso Roma una base del nord estremo che vuole anche adesso la secessione. Pochi sanno delle storie manipolate delle Ghinee inglesi che conquistarono la Sicilia nel 1860 ,che spianarono la strada a Garibaldi con i suoi 1000 garibaldini ,senza bisogno di sparare un solo colpo di fucile. Non sono contro l'unità di quasto paese che spesso è stato salvato dall'esterno....Vorrei che le nazioni della penisola avessero una vera autonomia ed un vero contratto di stato federale con Roma, in tutti i sensi. I tempi sono cambiati non siamo più i mezzadri del 1859 i risultati poi li abbiamo davanti agli occhi e siamo in grado di riflettere. Da quando si sono insediate le giunte di sinistra le province sono moltiplicate, compreso i comunini di 500 abitanti. Con questo sistema ,come possiamo pensare ad un vero federalismo? Ma ci faccia il piacere' diceva il principe de Curtis in arte Totò. |
|||||
Per ridere un pò.... | |||||
Egr. Mazzerelli, |
|||||
Ebbene
sì, sono un traditore |
|||||
Antonio
Di Pietro ha dichiarato: “Chi è
contro l’Unità
d’Italia è
un traditore”. Io sono un traditore. L’Italia migliore e
più vitale è stata quella preunitaria.
L’Italia dei Comuni, delle Repubbliche Marinare, dei Granducati. L’Italia-laboratorio
dove, con l’affermarsi, a Firenze e nel piacentino, di una forte
classe di mercanti (che oggi si chiamano imprenditori) ha avuto inizio L’Italia unitaria, dal punto di vista culturale, ha avuto ancora un buon periodo ai primi del Novecento, con le avanguardie, la grande stagione delle riviste, Politicamente l’Italia unita ha fatto due guerre. Una l’ha vinta cambiando alleato, nell’altra ha sbagliato alleato e l’ha persa nel più ignominioso dei modi spaccando, in questo caso sì, il Paese in due. Piazzale Loreto resta, simbolicamente e concretamente, una vergogna indelebile. Nel dopoguerra, a parte l’euforia della ricostruzione (è facile essere felici quando si è salvata la pelle), è stato un disastro, soprattutto a partire dalla fine degli anni Sessanta. Siamo l’unico Paese al mondo ad avere quattro mafie (quella propriamente detta, la camorra, la ‘ndrangheta, Lo Stato nazionale, come ogni costruzione umana, non è eterno. Ha avuto la sua funzione in un determinato periodo storico. Nacque, in Europa, per motivi di difesa ed economici perché l’infinità di dazi danneggiava quel libero mercato che proprio allora stava prendendo piede. Ma oggi, in Europa, nessuno Stato nazionale è così grande e forte da poter assicurare da solo la propria difesa, né così piccolo e coeso da poter dare risposta alle esigenze identitarie che, in epoca di globalizzazione, si fanno sempre più impellenti. In quanto al commercio non solo non ci sono più dazi ma, in Europa, nemmeno confini. Quando l’Europa sarà politicamente unita, gli Stati nazionali perderanno ogni ragion d’essere. I suoi punti di riferimento periferici non saranno più gli Stati, ma le “macroregioni”, cioè aree geografiche economicamente, socialmente, culturalmente e climaticamente coese, che potranno anche superare gli attuali confini nazionali (non si vede perché non dovrebbero unirsi, per esempio, Massimo Fini |
|||||
...le porcate dell'insigne corte | |||||
Egr. Mazzerelli, si
parla di dicembre scorso ma la cosa è sempre
|
|||||
BARBERINO: “ E’ cascata nelle inutili scalette di Piazza delle “cadute”…. Si è fatta molto male…. Si arrangi. “ Si vergognino… | |||||
Francamente,
l’ultimo Consiglio Comunale dell’anno non poteva finire peggio. Non
entro, ovviamente, nel merito dell’intero dibattito, soffermandomi
soltanto all’ordine del giorno : “Mancato pagamento dei danni
morali e materiali alla signora Nerini Maria, caduta rovinosamente a
terra, in conseguenza della invisibilità di Piazza Cavour”, che
porta la mia firma. La
questione delle invisibilità delle scalette di Piazza Cavour a
Barberino è ormai argomento arcinoto, ma per comodità di chi legge lo
sintetizzo nuovamente. Ancor prima della inaugurazione, mi resi conto
del grave rischio che correvano le persone sbadate, anziane e
handicappate e sollevai formalmente il problema. Il sindaco Zanieri
dapprima mi irrise, sostenendo che non
si trattava delle Scalinate di Trinità dei Monti in Roma, poi,
quando le persone caddero a decine, ci ripensò e - con
indubbia correttezza - riconoscendo che avevo ragione, transennò
il pericolo. Poi fece mettere nel mezzo alle scalette un corrimano, ma la gente continua a cadere… Sia detto con
chiarezza, a mio avviso, se le scalette fossero state impiantate in un
giardino pubblico, anziché della piazza centrale del paese, la cosa
sarebbe stata anche graziosa e accettabile,
ma lì, quelle scalette sono un atto di
irresponsabilità della passata amministrazione. Tanto è vero
che il sindaco Carlo Zanieri si
dice deciso a rimuoverle,
ma, non del tutto a torto, si domanda: “Come faccio a far comparire
una nuova spesa, su un lavoro appena compiuto ?”
Io credo che non si tratterebbe di una grande spesa, basta
togliere gli scalini più alti, per tre metri di lunghezza, mettere
al suo posto un leggiero scivolo, ovviamente sempre in pietra, aggiungendoci una gradevole freccia, che so io… in ferro
battuto che indichi da dove passare. Ma torniamo al caso
della Signora. Maria che, dopo il grave incidente, si rivolge al comune
, ove le persone “cadute” che hanno avuto il “coraggio” di
richiedere i danni risultano solo cinque. Capite, ci vuole
“coraggio”, nel 2011, per potersi difendere !!!! Non
conosco i loro nomi e non si sono rivolte a me, altrimenti da
“milaniano” le avrei difese, senza se e senza ma, fregandomi
altamente di chi sono e di come votano… Nella discussione, anzi in
anticipo, la prima cosa che mi è stata contrapposta, anziché entrare
nel merito, è che avrei violato la privacy della Signora facendone il
nome. Ma che c… si dice!
Io la Signora non la conosco, non l’ho mai vista, ma i
documenti dei gravissimi danni che gli sono stati causati e che mi sono
stati volontariamente e liberamente consegnati sono autentici.
Sfido chiunque a dimostrare l’inverso! Sulla “questione privacy”
intendiamoci subito. E’ comprensibile il riserbo verso un ammalato,
verso le birbonate di un minorenne, verso un minorato, ma, verso un
incidente di cui la Signora Maria non
ha assolutamente niente di cui vergognarsi, è una brutale e meschina
concezione, frutto della ipocrisia
del “politicamente corretto”, cioè dell’ ipocrisia di chi vuol
coprire il sudicio e il laido del suo privato… che certamente niente
hanno a che vedere con le cadute involontarie di Barberino… Ma
questa era solo una scusa per non affrontare il problema. Infatti la
sostanza del discorso è che l’Assicurazione per le Responsabilità
Civili del Comune non intende pagare. I motivi non li conosco e non mi sono stati detti.
A quel punto non mi rimaneva che fare una proposta “provocatoria”
ma certamente concreta. Visto che l’Amministrazione non vuol aprire un
contenzioso contro le sicure inadempienze dell’Assicurazione1
, ho proposto che ogni consigliere, più assessori e sindaco,
versassero cento euro per rimborsare l’infortunata di almeno, in
parte, le spese sostenute, visto che il dolore e la sofferenza non si può
quantificare e l’ “assicurazione” non vuol ristorare… Apriti
cielo! “ Non si può! , Non si deve ! “ E’ una proposta
irresponsabile” . “Così facendo, verrebbe gente in fila a chiedere
contributi di ogni genere…” Invano, ho fatto presente che si
trattava di una persona anziana. Riecco
immediatamente la privacy. Ah
sì, non si può nemmeno dir questo e allora diciamo tutto ! Sì, è una persona anziana, nata in un anno lontano a
Barberino, che decine di migliaia di volta ha attraversato la “sua”
piazza e lo fece anche una mattina dell’inverno scorso. Forse, ma non
lo so, non la conosco, ma posso immaginare… pensava al nipotino, al
marito malato, alla spesa, ma ecco la trappola del “suo” comune, che
per la vanagloria di qualche testa di c… ha piantato le scale in mezzo
alla piazza. Lei, povera donna, non ne ha “memoria storica” e cade
rovinosamente, si fa molto male. Ricorre fiduciosa e con “coraggio”
al “suo” comune, pensa : “Almeno mi renderanno quel che ho speso
… a parte le sofferenze…” La risposta dell’Assicurazione
comunale, non è nemmeno una riposta
è semplicemente un no, come lo è quella del suo comune.
Vergogna ! Vergogna ! Chiudo ringraziando formalmente Lascialfari
Emiliano della Lista Civica che ha votato l’ordine del giorno,
ma voglio, in particolare, ringraziare anche una giovane
consigliera del Pd, la quale, ricordando che anche la sua mamma era
caduta, ha trovato la dignità e la correttezza di astenersi. Alessandro
Mazzerelli
Capogruppo
PdL
Presidente
del MAT- Lega Autonomista Toscana
Barberino
di Mugello, 22 dicembre 2010 1 La mia età e l’esperienza mi porta a ricordare che, quando ero un funzionario dell’Ufficio Legale del comune di Scandicci, dovevo registrare decine di richieste di Imprese Assicuratrici, le quali, anche fuori bando, si proponevano di assicurare il Comune con tutti i mezzi… Ci siamo capiti ? Oggi i Comuni riescono con molta difficoltà a trovare chi li Assicura. Che è successo ? Semplice, la gente ha imparato a difendersi e le “paure” calano, insieme ai sordidi interessi delle Compagnie…
|
|||||