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Edizione 2014

 
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ANNO XXV N. 39 (2014) 

EDIZIONE ON LINE

Registrato al Tribunale di Firenze il 24 Aprile 1990 al n. 3961. Casella Postale 1215 - 50100 Firenze

direttore ALESSANDRO MAZZERELLI

 
 
     
     
  Il MAT appoggia 5 sacrosanti referendum  
 

Il MAT – Movimento Autonomista Toscano, in coerenza con il proprio venticinquennale Servizio per la causa Autonomista in difesa dei nostri “Ultimi”, invita i suoi aderenti e simpatizzanti e tutta la cittadinanza a firmare e sostenere attivamente i sacrosanti referendum, promossi dal nuovo corso della segreteria della Lega Nord, guidata da Matteo Salvini, per l’abolizione della possibilità di accesso ai concorsi pubblici per gli extracomunitari e l’abolizione della “Riforma Fornero”, due provvedimenti degli ultimi governi a dir poco vergognosi vista la drammatica situazione sociale in cui versa la nostra Gente, e quello per l’eliminazione delle Prefetture, obiettivo dichiarato del MAT fin dalla sua nascita, carrozzoni tanto inutili quanto portatori di sprechi, nonché simboli dello stato centralista e oppressore.

Il nostro sostegno non può che andare anche alle più che giuste battaglie, nell’ambito della stessa campagna referendaria, per l’abrogazione della Legge Mancino sui reati d’opinione, il massimo strumento antidemocratico per colpire le idee e le opinioni non “politicamente corrette”, nonché per l’abolizione della Legge Merlin e la riapertura delle cd. “case chiuse”, che in un colpo solo consentirebbe di recuperare svariati miliardi di Euro con la tassazione della prostituzione e di togliere alla criminalità, soprattutto extracomunitaria, una delle sue principali fonti di reddito.

 

 
  Assegnazione delle case popolari di Arezzo: la consueta umiliazione dei nostri Ultimi!  
  Nei giorni scorsi è stata pubblicata dal Comune di Arezzo 

la graduatoria degli aventi diritto all’assegnazione delle “case popolari” a seguito del bando E.R.P. del 2013 (Per prenderne visione clicca QUI)
Ebbene, i nostri Ultimi, i nostri poveri, i nostri infermi, i nostri disoccupati, i nostri anziani, le nostre giovani coppie subiscono, ancora una volta, l’umiliazione di trovarsi in netta minoranza in favore di decine di extracomunitari, che pretendono ed ottengono senza fatica la loro “casa popolare”, come pretendono e ottengono senza fatica posti negli asili, posti di lavoro, posti negli ospedali, insieme ad aiuti e sovvenzioni di ogni tipo.

Riteniamo che non sia più tollerabile che di fronte al dramma sociale in atto la nostra Gente venga sempre e comunque agli ultimi posti.
Chiediamo l’immediata introduzione del concetto di preferenza territoriale nella formazione delle graduatorie di assegnazione di case popolari, e la fissazione, come requisito fondamentale di assegnazione, accanto alle condizioni di comprovato bisogno, la residenza sul territorio di riferimento da almeno 25 (venticinque) anni.