Diciamolo subito, nulla a che vedere fra loro e gli invasori extracomunitari, la cui presenza è stata sollecitata e auspicata sin dal 1988 dal PCI e dalle sue organizzazioni collaterali: “Compagni non preoccupiamoci per ciò che succede nell’Est… dal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari, che ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica”. (Festival Nazionale de “L’Unità” Campi Bisenzio (Fi) 18 settembre 1988). Nulla a che vedere con i nullafacenti senegalesi che presiedono l’uscita di quasi ogni bar di Firenze, facendo finta di vendere fazzoletti di carta e porcherie varie, ma in realtà per chiedere l’elemosina importunando tutte le donne di passaggio, in particolare se anziane e handicappate… No, i nipoti e i bisnipoti dei nostri immigrati possono andare orgogliosissimi dei propri nonni e bisnonni, che lasciarono l’Italia da onesti lavoratori – e non da criminali magrebini o zingari romeni – erano infatti valenti artigiani, parrucchieri, sarti, muratori, contadini - mestieri poveri di un’Italia povera - che hanno costruito e sviluppato gran parte del Brasile e dell’Argentina, ma che anche nell’America del Nord hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo degli U.S.A. e del Canada. Oggi che la nostra Patria Toscana e vostra Patria di origine è ridotta, etnicamente e non solo, ad un cesso, vi rivolgiamo un caloroso appello. Ovunque siete, qualunque ruolo ricoprite, non dimenticatevi di denunciare un autentico crimine: l’attuale stato della Toscana, che quando era Toscana ha dato tantissimo a tutta l’umanità! Oggi mentre Prato ed Empoli sono dominati dalla mafia cinese, Pontedera e Pisa sono in mano alle peggiori fecce provenienti dall’Africa. Le carceri di tutta la Toscana brulicano di stranieri, che commettono crimini che la Toscana non aveva mai conosciuto, malgrado la vergognosa tolleranza della cosiddetta “giustizia”. Ad Arezzo la parlata locale è praticamente scomparsa. Firenze - già pessimamente amministrata da un disonesto e parolaio figlio d’arte - suo padre gode fama di essere un mezzo farabutto – ha visto praticamente scomparire il suo artigianato, già vanto nel mondo, rimpiazzato da porcherie prodotte in Estremo Oriente, che affollano mercati ormai non più gestiti da anni da toscani. I turisti che girano per Firenze, sono trattati come i turisti che si avventurano nelle città del Marocco, venendo costantemente intercettati da innumerevoli accattoni stranieri. La città non è più sicura, scippi, furti, aggressioni non fanno più notizia. Lo spirito, l’inventiva, la fantasia e la gioia dei toscani è stata annientata. Vecchi toscani girano annichiliti in un territorio che non sentono più loro. Le “Case Popolari”, pagate dai toscani, sono concesse sistematicamente agli stranieri. In alcune scuole, scomparsa la lingua toscana, si stenta a parlare l’italiano. L’assistenza ospedaliera fa schifo, ma il disonesto che ha amministrato Firenze ha pensato bene di buttar via milioni di euro in un nuovo teatro… mentre sorgono tranvie del tutto inutili per i cittadini, ma non per chi le impone… La situazione non può che peggiorare ulteriormente. Infatti dalla Libia, dopo il criminale rovesciamento di Gheddafi, promosso per favorire gli interessi delle multinazionali e delle Logge francesi e inglesi, sono in arrivo un’infinità di “migranti”, ovvero invasori extracomunitari che daranno alla Toscana un colpo mortale.

In questo contesto soltanto il nostro glorioso Movimento , il MAT, afferma la verità. Altri fanno finta di interessarsi della Toscana essendo il loro vero obbiettivo la poltrona e i vergognosi privilegi di cui godono i politici locali, per i quali lo sfascio della Toscana è “ricchezza” di voti, mentre i veri toscani scompaiono, come successe per gli etruschi. Che Dio ci aiuti! 

 

 

“Combattere l’imperialismo e il comunismo. Sovranità ai Popoli!”