Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana

Punta di spillo numero dieci

LA QUESTIONE DELLA BANDIERA TOSCANA

 

Uno dei primi atti del Movimento Autonomista Toscano fu quello di proclamare una nuova bandiera nazionale, lo fece nel corso del suo primo Convegno Nazionale, che si svolse in Arezzo, presso la Sala dei Bastioni il 24 giugno 1990. La ragione di questa “fretta” era duplice, da un lato dovevamo replicare all’imbroglio della Lega Nord Toscana, cioè dei quattro servi di Milano, che aveva innalzato una bandiera “toscana” ponendovi al centro, artefatto, il simbolo del Granducato, ovviamente contando sull’ignoranza della gente che non si ricordava come fosse nella realtà. 

 

Dall’altro dovevamo replicare alla grottesca e vergognosa simbologia della cosiddetta “regione toscana”, che, gestita dai comunisti e dai loro utili idioti , non trovò di meglio, nel “clima profondamente democratico ed antifascista” degli anni settanta, che tirar fuori il simbolo della “resistenza”, cioè della guerra civile fra toscani.  

 

 

- Fig 1 L'attuale bandiera simbolo della Regione Toscana.

 

E qual’era questo simbolo ?  Pur essendo praticamente egemoni fra i partigiani combattenti, i comunisti non potevano mettere come simbolo del Comitato di Liberazione Nazionale  la loro falce e il martello, perché, almeno sulla carta, erano presenti anche i demo”cristiani”, i socialisti, i liberali, i repubblicani e i massoni del Partito d’Azione, gli unici, a dire il vero, che insieme ai socialisti avevano in Toscana in dignitoso numero di combattenti.  Allora che fare ? Non ci fu bisogno di molta fantasia.  

 

Presero il logo di un rifornitore di benzina e lo misero in mezzo ad un timbro. Il logo era quel Pègaso che oggi campeggia nella bandiera e nel simbolo della “regione”.  Noi si fece un ragionamento molto preciso. 

 

Il Granduca non c’è più, i suoi eredi vanno ad omaggiare il loro maggior nemico, il presidente comunista della suddetta “regione”, dimostrando nessun vero interesse verso la Patria Toscana, anche se  la nobiltà dei “codini”, molti dei quali sono gli eredi di chi lo tradì, ogni anno sono soliti piagnucolare, in occasione della Festa di San Giuseppe,  la perduta libertà… Lo fanno nell’omonima chiesa del rione di Santa Croce, oggi ridotto ad un cesso extracomunitario, grazie alla fantasmagorica attività di un bugiardissimo parolaio, parlo di Matteo Renzi che mi auguro sfasci il PD, ma che poi non vada da nessuna parte… 

 

Quindi andava trovata un’alternativa, ci venne subito in mente che questa doveva essere profondamente incardinata con la nostra storia e stare al disopra di tutte la parti politiche. 

 

Che cosa ci poteva essere di meglio della grande emozione storica ed artistica  che emana la Chimera Etrusca ? La grande opera, come è noto, fu trovata appena fuori le mura di Arezzo, ma non è il simbolo della città, che come sappiano è un “cavallo nero rampante”.  

 

 

- Fig. 2 Bandiera Nazionale proclamata dal M.A.T. nel 1990.

Sentito il parere dei patrioti, che fu unanime, fu inserita al centro della bandiera rossa – bianca – rossa e da allora è il glorioso vessillo del nostro sogno.