Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana

 

LETTERA APERTA  AD ANDREA COMETTI, 

 

INTORNO AI FINI E ALLA NATURA DI “POPOLI SOVRANI”

 

Caro Cometti,

 

             innanzitutto mi preme ringraziarti per la pubblicazione su  “Il Corriere delle Regioni”  dei comunicati del Movimento Autonomista Toscano. Venendo alle tue esternazioni in seguito alla riunione di Verona del 23 novembre, consentimi una replica,  con la quale cercherò  “milanianamente”  di essere il più chiaro possibile.  E’ vero che l’Amico Autonomista  Alberto Lembo  avrebbe fatto bene  a notificare  le modifiche del documento del Senatore Frau   a tutti noi, almeno il giorno prima,  ma è altrettanto vero che senza le modifiche da lui apportate il documento  era molto debole, ripeteva concetti che tutti dicono e, per quanto mi riguarda e ci riguarda, senza nemmeno un accenno al crimine comunista e mondialista dell’invasione extracomunitaria, non sarebbe stato da noi mai sottoscritto.  Ma in realtà la questione è sostanzialmente un’altra e da te mi è stata ben descritta nel corso della tua cortese telefonata di domenica 25 novembre.  All’interno di  “Popoli Sovrani”  ci sono due posizioni,  fra loro scarsamente o per nulla compatibili :  quella degli Autonomisti e Indipendentisti, come gli Amici sardi, a cui si deve aggiunge quella di chi, come noi, ci richiamiamo  all’accordo con Bruno Salvadori del 1978. Te lo ricordo volentieri.  “Costituzione di un cartello politico, per presentarsi alle Elezioni Politiche della regione geografica italiana, fra Movimenti Autonomisti e Indipendentisti tra loro sovrani , con propri statuti e organigrammi interni insindacabili. Il cartello avrà un presidente primo fra pari, nominato a girare, annualmente, da ciascun Movimento Autonomista o Indipendentista.  (Si trattava quindi di un semplice coordinatore n.d.a.)  Suoi compiti esclusivi convocare e presiedere l’Assemblea  delle Organizzazioni associate almeno due volte all’anno e quello della rappresentanza legale in caso di elezioni parlamentari. L’Assemblea è composta da due membri nominati da ciascuno Movimento Autonomista o Indipendentista, a differenza del Presidente, la cui scadenza annuale è assolutamente vincolante e la sua rielezione, sino a quando non torna il turno della propria Organizzazione, irripetibile, possano essere riconfermati per scelta sovrana delle Organizzazioni associate. E’ competenza esclusiva delle Organizzazioni Associate nominare i candidati nei territori nazionali di competenza. Qualsiasi contributo spettante è suddiviso fra le Organizzazioni associate in parti uguali, qualunque sia il consenso elettorale raggiunto nel territorio nazionale di competenza.”   Siccome, sin da allora , eravamo coscienti di essere i soli difensori dei nostri Ultimi - poveri, emarginati, handicappati, anziani, ammalati, senza casa, disoccupati – proposi a  Salvadori, peraltro mio connazionale, che l’accettò con entusiasmo,  di chiamare il cartello LEGA , la mia pensata faceva riferimento alla Lega Operaia dei braccianti siciliani , fondata  all’inizio del secolo scorso. Si da il caso che anche all’Amico Vestuto  ho proposto l’aggettivo “sovrani”  che mi sembra dia un senso politico e istituzionale al nostro cartello.  Morto Salvadori in un incidente stradale del 1980,  Umberto Bossi ha tradito tutto, promuovendo quel porcaio politico ben rappresentato da Belsito , dal Cerchio Magico e da “Trota”.  

 

  L’altra posizione – certamente legittima, ma altrettanto certamente non Autonomista o Indipendentista  - è quella di coloro che propongono un nuovo “soggetto politico” in cui si fondino  autonomismi e centralismi di origine imperial fascista, mentre il “sogno” della Repubblica Sociale, per certi versi, fu un’altra cosa…  Per quanto mi riguarda si tratta di un progetto del tutto inaccettabile anche ai sensi del  Manifesto Programmatico del glorioso Movimento Autonomista Toscano,  che recita:    “ 1.4  Il Movimento Autonomista Toscano, nato per volontà dei toscani in terra toscana, è sovrano nelle sue scelte politiche e non potrà mai affiliarsi in posizione di subalternità ad altre organizzazioni Autonomiste”   (Figuriamoci non autonomiste !! n.d.a.)

 

 

 

  Dico “glorioso” e non mi rimangio la parola, per almeno tre aspetti:  Il primo è lo Spirito di Servizio  che ha sempre animato i patrioti toscani, coscienti di difendere la dignità storica di un grande popolo che tanto ha dato al mondo e che oggi ha perduto coscienza di se. Il secondo, che ci porta ad essere a Servizio dei nostri Ultimi e con tutti i popoli della  la terra che reclamano Sovranità e Libertà, risale al 1966, quando il Profeta di Barbiana  don Lorenzo Milani disse: “Gli imperialismi ? Ci vorrebbero ventimila sanmarini per eliminarli. Il mondo cambierebbe in meglio, sarebbero protette le culture e le identità. Sostanzialmente sarebbe protetta anche la pace, perché le guerre diverrebbero guerricciole.” E sempre al 1966 risale il  Decalogo di Barbiana, parte integrante dello Statuto del M.A.T., grazie al quale non abbiamo niente da imparare da Beppe Grillo e dai suoi accoliti e che fece correre Mons. Luigi Giussani, l’altro grande Profeta cattolico del secolo scorso,  ad un Convegno nel mio piccolo paese di origine a sostegno sia del “sogno” che del vero Don Milani.   E già che ci siamo , al fine di togliere di mezzo ogni equivoco, mi piace ricordare questo “fatterello”.  Negli anni ottanta – ricordo il giorno, l’ora , il nome dei referenti e il luogo dell’incontro – tre emissari del PCI  mi fecero una “sconvolgente” proposta.  Venuti a conoscenza  che sono in possesso dell’unico atto politico del Profeta di Barbiana,  l’adesione formale di tutti i “ragazzi” alla mia Associazione  “Forza del Popolo” , fondata nel 1962, mi proposero una candidatura al Senato con elezione garantita, purché dichiarassi che l’adesione dei “ragazzi”, voluta del Priore, promuoveva il “compromesso storico” e l’accordo politico tra comunisti e cattolici.  La mia reazione che, consentimi di affermarlo, non farebbe il 99,9999%  dei viventi , fu quella di invitarli  “milianamente” a  “levarsi dai coglioni”  e di non farsi mai più vivi.

 

  Il terzo aspetto, per ora me lo tengo per me, ma ti posso assicurare che è davvero eclatante e clamoroso !

 

 

 

  Avviandomi alla conclusione, mi domando : Che fare ?  Siamo ai margini di un abisso , peraltro profeticamente previsto : “Scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica arriveranno a livelli di incredibile bassezza.”  Invasione extracomunitaria,  cittadinanza ai nati in Italia da stranieri, matrimoni gay , sfascio delle famiglie,  governo in mano ai banchieri mondialisti che mirano a distruggere ogni identità – l’attacco alle Province  non è, come si auspicava con Salvadori,  quello di“salvaguardare solo le targhe” per la riduzione, già allora, dei “costi della politica”, ma un attacco alle Autonomie,  nell’ottica di eliminare ogni ostacolo alla omologazione mondialista,  meno comuni, meno province, meno regioni, meno sovranità statale….. – milioni di giovani disoccupati o sottoccupati che vivono sulle pensioni dei nonni e dei genitori, tracollo delle nascite e incremento degli aborti, per finire il signoraggio bancario… mi sembra che basti così… La situazione è tale che occorre fare blocco , se non altro per cercare di dire a più persone possibile, come in realtà stanno le cose… Quindi, a fronte di una male maggiore, può anche andare bene un cartello fra diversi. Ma se- a Dio piacendo – riusciremo a sconfiggere l’attuale sinistra, cioè - sono sempre parole del Profeta- -    “… la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire,  ad una classe dirigente, parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli Ultimi” è auspicabile che gli Autonomisti e gli Indipendentisti della regione geografica italiana si raccordino sul progetto di  Bruno Salvadori  e costituiscano un loro cartello senza se e senza ma.   Ti ringrazio per l’attenzione e molto cordialmente ti  saluto.

                                                                                 Alessandro Mazzerelli