Repubblica Toscana – Già Granducato di Toscana

( Comunicato Ufficiale del MAT- Lega  Autonomista Toscana n °186)

LE BALLE SUGLI IMMIGRATI. SONO UNA RISORSA? 

FALSO, CIFRE ALLA MANO  ECCO  PERCHE’

  E’ questo il titolo, con sottotitolo ancor più significativo: “ Lavoro, pensioni, crescita demografica: i numeri dicono che gli extracomunitari impoveriranno ulteriormente l’Italia” con il quale Gilberto Oneto 1 ha affrontato, con rigore scientifico quel tragico evento. Evento che colpisce e colpirà duramente le presenti e future generazioni e che viene impropriamente definito “immigrazione” , anziché, come facciamo noi da ventidue anni, “invasione extracomunitaria”.   

   Veniamo subito ai fatti  affermati da Oneto:  “Secondo il Dossier statistico 2010 della Caritas-Migrantes 2,  ci sarebbero in Italia  all’inizio del 2010  4.235.000 stranieri residenti, o 4.919.000 considerando quelli non ancora iscritti all’anagrafe. Gli stranieri sono triplicati in un decennio e aumentati di quasi un milione nell’ultimo biennio. I clandestini sono stimati fra i 500 e i 700 mila, ma non è certo scorretto pensare che siano  almeno il doppio: Si arriva perciò a una cifra  di più di 6 milioni di persone  ( QUASI L’11% DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE, UNO STRANIERO OGNI 9 ITALIANI) , cui vanno aggiunti circa 500 mila naturalizzati italiani negli ultimi anni. Metà circa degli immigrati sono donne. Nel 2007 gli stranieri erano 3.690.000, il 5,6% della popolazione.”

  Per quanto riguarda le pensioni, si legge:  “ Dai dati INPS più recenti e completi (III rapporto su immigrati e previdenza) , risulta che nel 2004 gli stranieri iscritti ai ruolini pensionistici erano 1.537.380, e cioè MENO DELLA META’ DEGLI IMMIGRATI DI ALLORA.  Non cambia la situazione nel 2010, quando  - secondo la Caritas – gli iscritti all’INPS, sarebbero circa due milioni, e cioè circa il 40% dei regolari.  Questi versano un totale di 7,5 miliardi in contributi previdenziali, nel 2007 le pensioni erogate erano 294.025 con una spesa annua di 2 miliardi e 564 milioni. Oltre a queste c’è una cifra imprecisata ma piuttosto alta per prestazioni sociali d’altro genere.  Ci sarebbe  così un saldo attivo di qualche miliardo. Occorre notare che il bilancio è migliorato da quando è stata soppressa  la facoltà prima concessa agli immigrati  di farsi rimborsare i contributi versati in caso di rimpatrio, RAFFORZANDO LA TENDENZA A PERMANERE IN ITALIA”.                                                                                                                                               

  Quindi : “ Per essere un gruppo sociale la cui presenza viene giustificata come “forza lavoro” , occorre  notare come la percentuale di stranieri che pagano i contributi previdenziali sia sospettosamente bassa. Questo significa  che la più parte di loro NON PAGA I CONTRIBUTI SOCIALI PERCHE’ LAVORA IN NERO, O EVADE, O NON LAVORA AFFATTO, O FA “LAVORI”  (criminalità, droga e prostituzione) CHE NON HANNO VOCAZIONE NE’ POSSIBILITA’  DI ESSERE ASSOGGETTATI A CONTRIBUTI.”

   E’ poi spudoratamente falso che “facciano i lavori che gli italiani non vogliono più fare” :  “Alla fine del 2007 -  scrive sempre Oneto -  gli stranieri disoccupati  erano il 9,5%  e gli italiani il 6,6. NEL 2010 IL TASSO DI OCCUPAZIONE DEGLI STRANIERI E’ SCESO DAL 64,% del 2009 al 63,1, E QUELLO DI DISOCCUPAZIONE E’ PASSATO DA 11,2 A 11,6. NEL 2005 i cassaintegrati stranieri sono stati 65.546 su 613.151: IL 10, 7% DEL TOTALE.  NEL 2010 OGNI 10 NUOVI DISOCCUPATI, 3 SONO IMMIGRATI.” 

  Sul commercio e servizi la situazione appare agghiacciante:  “ A fine 2007 gli stranieri sul mercato del lavoro erano il 6,5%  della forza lavoro totale, più della metà dei quali  (il 56,2%) nei servizi, nel commercio e nell’artigianato, cioè lavoratori autonomi. Nel 2010 c’erano 213.267 imprese con titolare straniero: il 3,5% di tutte le imprese e il 7,2% di quelle artigiane. Il fenomeno conosce tassi  di aumento VERTIGINOSI. Altri 69.439 stranieri sono soci di imprese cooperative.  Riesce  a questo punto difficile sostenere che i cinesi – ad esempio – facciano i bottegai  perché gli italiani rifiutino tale lavoro, o gli egiziani i pizzaioli, o gli albanesi gli artigiani e così via. I lavori legati al commercio sono, in particolare, un evidente segno di colonizzazione e conquista del mercato, non certo una forma di sopravvivenza economica o – meno che meno – di supporto a una manodopera carente. Insomma, più della metà degli  stranieri che lavorano regolarmente  si dedica ad attività CHE IN NESSUN MODO POSSONO ESSERE CONSIDERATE  RIFIUTATE DAGLI ITALIANI.”

  Che dire ? La domanda che si pone per prima è se non vi sia stato una grave disattesa elettorale dietro a quelle constatazioni … Infatti, gli elettori che hanno votato centrodestra e Lega Nord  - molti dei quali al Nord già elettori di sinistra – in qualche modo avevano intuito il cinismo comunista proclamato al festival de “L’Unità” del 1988:  “ Compagni non preoccupiamoci per i fatti dell’Est!  Dal prossimo anno faremo arrivare  in massa gli extracomunitari, ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’occidente e la chiesa cattolica. “  Ora. se la casta comunista ha sempre fatto il suo mestiere…perché come ha detto il Profeta  Lorenzo Milani:  “Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”. Come conseguenza ci domandiamo: e l’altra casta che fa ?  Altra domanda: Ma quella porcheria della Lega Nord, oltre a occupare le poltrone di “Roma ladrona”, diventandone complici politici e istituzionali, cosa ha fatto intorno a questa tremenda questione ?   Suo inderogabile dovere  sarebbe stato quello di  richiedere, senza se e senza ma, la revisione di tutti i  “permessi di soggiorno” concessi grazie ad irresponsabili “sanatorie” – Bossi ossequiente – e alla valanga di falsi  compiuti dai CAFF  controllati dai comunisti comunque camuffati, che oggi, coerenti alla loro strategia, chiedono la “cittadinanza facile”. Sì, siamo davvero alla frutta…. Per i nostri giovani , malgrado gli infiniti sacrifici delle passate generazioni,  si creano le condizioni per “l’inferno sulla terra”,  anche questo puntualmente previsto dal suddetto Profeta: “ … non farti illusioni, prima che le masse si accorgano che abbiamo ragione scorrerà molto sangue  e sia la degenerazione morale che quella politica  arriveranno a livelli di incredibile bassezza.”

   Il nostro piccolo e glorioso movimento, che, sempre di più, è uno dei rarissimi fari che illuminano una  notte di tempesta, non può che denunciare i fatti con il rigore della Verità,  pur assediato e sopraffatto, come da sempre… dagli interessi delle suddette “caste”,  dalla miopia ed imbecillità di troppi e , ovviamente, dagli interessi mostruosi delle multinazionali, delle speculazioni finanziarie, dagli imperialismi  e, come se non bastasse, dal solito cinismo della ipocrisia “buonista”.   Che Dio ci salvi !

                                                                                

 

 Alessandro Mazzerelli

Firenze, 11 novembre 2011



1 Cfr. “Libero” , 6 ottobre 2011, pagg .1, 16-17.

2  Si tenga conto che la  Caritas –Migrantes,  sempre favorevole per interessi propri  ai cosiddetti “migranti” -  finita sovente  anche nelle cronache nere -  è scarsamente attendibile … Non si capisce perché il Maroni non  avesse capito che  la predisposizione del  Dossier  deve essere compito esclusivo del Ministero degli Interni.