31 luglio 1966. Che giorno, quel giorno !

Nella vita di tutti c’è sempre un giorno particolare – un caso, un incontro – difficilmente dimenticabile. Spesso è triste, come la morte di una persona di famiglia, qualche volta è lieto, almeno per un po’… ma quel  31 luglio di 45 anni or sono,  fu davvero eccezionale… e non solo per me.  Non fu un caso, ma un incontro , preceduto da una telefonata. Chi la faceva era un prete che non conoscevo, tale Don Milani…  Lui invece aveva sentito parlare di un “ragazzo” certamente “pazzo”, che si era messo a dire che la “resistenza”  comunista non aveva come fine la liberazione dell’Italia, ma la sua sudditanza all’URSS. Una bestemmia politica, per quegli anni assolutamente improponibile.1  Per di più il “ragazzo pazzo”  si diceva, altra bestemmia, socialista e cattolico.  Infatti il prete, che aveva fatto aderire i suoi ragazzi alla corrente di destra del PSI,  telefona alla Federazione Fiorentina del PSI, mi cerca e dice subito: “Sei te che hai fatto tutto quel casino a Prato ? 2 “ “ Sì sono io” “ Allora prendi il treno, scendi a Vicchio e vieni su a Barbiana, puoi venirci a piedi, mica ti farà fatica ?” “ Macché fatica, forse vengo in bicicletta, in salita la tiro a piedi…3 Vengo l’ultimo giorno del mese, me lo ricordo meglio.” “Bene, ti aspetto”.  Fine della telefonata ed inizio di una grande storia. Quante volte, nel bene e nel male, ho ripensato a quell’irripetibile giornata. Tutto è cambiato da lì e da lì non ho voluto tradire. No, non si può tradire la torcia che illumina la notte,  il grido di dolore di un vero Profeta, l’estrema speranza  e la certezza che promana  dalla “Parole Eterne” che nel volgere di poche ore furono pronunciate. Infatti fu subito definito e concordato un Decalogo – poi chiamato di Barbiana -  che risolve il secolare “contrasto” fra “carità e potere”,  come ebbe a dirmi don Luigi Giussani in Milano.  Furono chiaramente individuati i mali del secolo e del futuro: il  comunismo: “ mediazione e organizzazione politica di ogni male.”  La strumentalizzazione blasfemia del nome di Cristo : “ …scrivi sempre “di”, apri le virgolette “ci” e chiudi le virgolette.” (D.”C”) Peggio ancora la devastazione e l’inquinamento dell’ambiente, il cinismo criminale  dell’imperialismo e delle multinazionali , il depauperamento dei beni ,  la miseria e la disperazione di massa.  Una valida risposta sono i  “ventimila sammarini”,  il federalismo vero, che ben poco a da vedere con Bossi e i suoi accoliti.  Ma “prima che le masse si accorgano che abbiamo ragione scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica giungeranno a livelli di incredibile bassezza.”   

 

    La giornata si concluse con un accordo.   Don Milani:  “ Io faccio aderire tutti i ragazzi alla tua “Forza del Popolo”,4  ma te per nessuna ragione mi devi tradire.”  Con l’entusiasmo dei giovani e la felicità di aver trovato chi pensava e agiva politicamente come me, replicai senza nessuna prudenza.   Macché dice… Macché tradire! Io non tradirò mai !”  Che giornata quella giornata !  Chi avrebbe mai pensato che condizionava pesantemente tutta la mia vita. Chi avrebbe pensato che quello che mi aveva detto erano tutte inconfutabili Profezie. Chi avrebbe mai pensato che sarebbe stato davvero tradito, proprio da uno di quei ragazzotti che più gli stavano intorno. Dopo “ l’atto politico “ dei “ragazzi di Barbiana” , voluto dal Profeta, cioè la loro adesione alla “Forza del Popolo”, che mette nero su bianco la sue vere intenzioni, quel che avviene subito dopo la Sua immatura scomparsa mi sconvolge. Appare un altro don Milani , che è una orrenda caricatura di quello vero.  Lo dipingono come un prete comunista,  anzi di più e di peggio, è uno dei teorici del cattocomunismo di tutto il mondo.  Ma come ?   Non è forse Lui che ha fatto aderire i suoi ragazzi alla “Forza del Popolo” e alla corrente autonomista del PSI, per combattere la schifezza del “compromesso storico” ? Gli fanno dire cose mai dette e da lui, prete coerentissimo, mai pensate, al fine di far carriera e soldi, soldi e carriera.  Fu allora che, con grande sofferenza, ho scoperto il significato terribile e sconvolgente di quelle tre parole, ripetute persino come saluto finale: “Non mi tradire !” che mi accompagneranno per 45 anni,  praticamente tutta la vita !  A dire il vero, hanno tentato di far tradire anche me ! In fondo bastava poco , si trattava di assecondare  gli scribacchini prezzolati che si erano inventai il “falso profeta” di quell’orrenda bestemmia che è il “comunismo cattolico”.  Ma, grazie al Profeta che mi “teleguidava” da Lassù , ho certamente sbandato, ho trascinato la “croce” che mi ha rifilato, ma non l’ho certamente gettata a terra. Preferivo far causa per discriminazione politica – si indovini a chi – prima di tradire.  Tradire mi ripugnava, mi sconvolgeva, i certi vantaggi che ne derivavano mi facevano profondamente schifo e non mi avrebbero fatto dormire in pace…

    Ho cercato di difendere e di affermare le Profezie che ogni giorno si avveravano , con strumenti  certamente inadeguati come il Movimento d’Azione Socialista prima, il Movimento Solidale poi ed infine il Movimento Autonomista Toscano.5  Ho attraversato il grande deserto, nel quale, mi inviava in soccorso pochi ma grandi Amici. Infine, improvvisamente, in molti scoprono che ho ragione.  Don Milani è un Profeta , ma di segno esattamente contrapposto a quello che gli hanno cucito addosso.  Ne parla persino “Il Corriere della Sera”.  Che è successo ?  Un fatto all’un tempo semplice ed eclatante.  Un anziano giornalista  Giorgio Pecorini  si imbatte in una lettera milaniana  occultata per oltre quarant’anni , che c’è scritto ?  C’è scritto che il Profeta  ha incontrato un “ragazzo” del PSI  che gli illustra l’Associazione giovanile “Forza del Popolo” e che si è trovato “d’accordo”.  Talmente d’accordo che tutti i “ragazzi” di Barbiana vi aderiranno.  Così le vere Profezie sono “certificate” e i veri milaniani , a cominciare da  Giovanni Banchi , Presidente del Centro Milaniano di Vicchio di Mugello e il suo braccio destro Manrico Casini intuiscano la Verità e la riconoscono alla luce del sole, mentre i traditori sono sempre più nudi a fronte delle loro mistificazioni e delle loro appropriazioni indebite. Conclusione personale (di cui mi scuso): Ho sempre perso, ma per la parola data ho stravinto. Che giorno quel giorno, il 31 luglio 1966 !

Alessandro Mazzerelli

Firenze, 3 agosto 2011



1  A quel tempo, un Giampaolo Pansa  non avrebbe scritto mezza riga delle migliaia che scrive ora. Anzi, mi dicono, che apprezzava tutta la  “Resistenza” e non era affatto lontano dall’ANPI e dai comunisti.

2  Cfr. “Il Riscatto” . Ed. Dehoniane, Roma 1980.

3 Si trattava di una pesantissima bicicletta da pacchi, del mio zio Quintilio Salvadori, di professione ortolano.

4 Fondata nel 1962. Confronta note n° 2 e n° 5.

5 Cfr.”Il Profeta tradito” – Ed. Liberal, Roma, marzo 2005. “Ho seguito don Lorenzo Milani, Profeta della Terza Via”  Introduzione di Franco Cardini. Ed. “Il Cerchio”, Rimini, 2007.  “Parole Eterne del mio Amico don Lorenzo Milani, Profeta in Barbiana.”  Introduzione di Mario Bernardi Guardi. Ed. “Il Cerchio”, Rimini, 2010.