Comitato Nazionale pro-Don Lorenzo Milani

 

 

 

 

 

Oggetto: Comunicato sul Convegno Milaniano  del 23 febbraio 2011, svoltosi in Firenze, presso il Salone del Gonfalone della Regione Toscana .

 

 

 

 

 

Il Convegno del 23 febbraio, per la presentazione di “Parole Eterne del mio Amico Don Lorenzo Milani, Profeta in Barbiana “ di Alessandro Mazzerelli – Ed “Il Cerchio” - ha riscosso un grande successo: “dal 31 luglio 1966 non si torna indietro !”

 

 

 

 

 

  La  Sala del Gonfalone era strapiena, le seggiole non bastavano, il Profeta da Lassù ne sarà stato felice, in fondo il regista è certamente Lui !

 

    Iniziato alle 17 precise, è stato magistralmente introdotto dall’onorevole professoressa Stefania Fuscagni, portavoce dell’Opposizione in Consiglio Regionale. L’oratrice ha, fra l’altro, affermato che : non è facile trovare chi, come l’Autore, spende la vita per non tradire la parola data. Anche perché occorrono molti anni prima di capire Don Milani… Ma una volta capito la strumentalizzazione di un Walter Veltroni si dimostra del tutto vana.”

 

  Mario Bernardi Guardi, giornalista e saggista, ha colpito profondamente tutto l’uditorio, con profonde ed articolate riflessioni. Non è possibile, in un comunicato, riportarne il testo integrale del suo bellissimo intervento. Ha iniziato facendo un elogio alla Verità che, a suo dire, “si collega al Profeta di Barbiana e alla testimonianza di Mazzerelli.  Ricorda come Don Milani sia stato “essenzialmente un prete. Un prete che portava sempre la tonaca , anche se sporca dalla polvere della piccola parrocchia di campagna ove era stato confinato, con grande coerenza e dignità.  Evidenzia “che a ben pensare le Profezie milaniane sono riconducibili alle sue origini culturali vetero testamentarie, lo dimostrano l’estremo rigore del Decalogo di Barbiana e le Sue Profezie sul comunismo e su i tempi nostri e futuri. Mentre la sfida, che ha colpito l’immaginario politico e culturale della sua epoca, fu determinata dalla volontà di creare, con la sua scuola popolare,  una coscienza critica anche per i giovani comunisti. Altro che calcetto e balli in maschera parrocchiali!

 

  Manrico Casini Velcha, Segretario Generale del Centro Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio di Mugello, impossibilitato a partecipare, ha inviato un bellissimo documento di cui è stata data integrale lettura. Parlando dell’oggetto della presentazione, fra l’altro,  scrive: “ Più che un saggio dovremmo parlare di “Testimonianza”. Questo libro arriva ben quarto nella serie da lui prodotta (Mazzerelli n.d.a.) e giunge a concludere un percorso di rinnovata fedeltà del Dr. Mazzerelli nei confronti del suo e nostro Maestro , don Lorenzo Milani. Più unica che rara , la peculiarità d’Alessandro Mazzerelli resta nella “documentata convinzione” che don Lorenzo avesse veramente posseduto capacità d’anticipare i nuovi tempi, di saper vedere più chiaramente di tutti noi ciò che ci attendeva nei tempi a venire. Queste doti, diciamo, profetiche del “nostro”Lorenzo colpirono Alessandro (ci si permetta da questo momento di parlare di lui in forma familiare) così come Alessandro, a sua volta, era riuscito ad impressionare don Lorenzo a causa di certe sue posizioni di pensiero e d’azione, delle quali il priore di Barbiana era venuto a conoscenza dalla lettura di un quotidiano toscano. Di certo nacquero fra loro un’empatia immediata e poi una simpatia virile che, sebbene don Lorenzo fosse ormai a pochi mesi dalla morte, lì portò a discettare, oltre che delle realtà del momento e di ciò che li attendeva nel futuro, anche di tante altre cose che avrebbero potuto aiutare i giovani ad affrontare la vita con fierezza d’animo e onestà di intenti. “

 

   Alessandro Mazzerelli  ha iniziato la sua esposizione affrontando il dato innegabile del tempo che è trascorso da quel fatidico 31 luglio 1966 da cui, afferma, per lui : Tutto è cambiato e per chi crede alle Parole del Profeta : “Indietro non si torna”.  L’incontro che si svolse,  apparentemente, per creare una contrapposizione giovanile al “compromesso storico” , andò ben al di là. Posti – prosegue – i paletti verso tutte le “ideologie”, con le clamorose profezie sulla natura e sulla fine del comunismo e sulle inadempienze e le contraddizioni della democrazia “cristiana”e del “socialismo” del tempo,  il Profeta non lasciò il vuoto di una sterile condanna. Infatti, formulò immediatamente il Decalogo di Barbiana, prendendo a pretesto una sequela di domande al giovane Mazzerelli, intorno allo stato del PSI, del PCI e della D.”C”  e sulle motivazioni con le quali la “casta” autogiustificava le sue porcherie. Il Profeta -  con idee chiarissime -  reagivacon la proposta di secchi “divieti”,  che vanno a costituire la risoluzione possibile e geniale della secolare contraddizione fra “carità e potere”, che ha mortificato – afferma sempre Mazzerelli - il mondo cattolico. Ma il Decalogo di Barbiana è una proposta per tutti gli uomini di buona volontà, religiosi o laici, cattolici o pagani…  Che dire poi della geniale intuizione dei ventimila sanmarini, per eliminare l’imperialismo e per proteggere  le culture e le identità ? Sostanzialmente – aggiunse il Profeta - sarebbe protetta anche la pace, perché le guerre diverrebbero guerricciole.  Insomma un insieme di idee e di speranze che non poteva essere assolutamente TRADITO .  Da qui, la traversata di un “deserto” lungo quasi quaranta anni, ma che, grazie a Dio, trovò il sostegno e le salvifiche “oasi” di due grandi uomini di Chiesa, Padre Reginaldo Santilli,  insegnante di Don Milani nel Seminario di Firenze e Mons. Luigi Giussani  che, per onorare  il Profeta di Barbiana,  non indugiò a recarsi a Pozzo della Chiana, il paesello di origine di Alessandro Mazzerelli.

 

 

 

  E’ seguito il dibattito, a cui hanno partecipato il Prof. Luciano Cini,  il Dott. Alessandro Bragaglia e il figlio del primo Segretario del Movimento Autonomista Toscano  Bruno Fedi.

 

  E’ stata notata la gradita presenza di persone provenienti da tutta la Toscana, compreso Roberto Ghini , Segretario Organizzativo del MAT- Lega Autonomista Toscana.

 

 

 

 

 

                                                                   A cura del Comitato Nazionale pro - Don Milani 

 

 

 

 

 

 

Firenze, 25 febbraio 2011